Buonasera,
recentemente è stato acquistato l’appartamento sottostante al mio.
Il nuovo proprietario mi ha contestato, a seguito di una video ispezione, l'impossibilità di utilizzare la canna fumaria del suo appartamento in quanto non a norma: i precedenti inquilini, presumo, non la utilizzavano. Secondo lui e la perizia tecnica, i lavori di ristrutturazione, effettuati da mio padre nel 1987-88, avrebbero deviato la canna fumaria dell’appartamento sottostante, rendendola così non a norma.
Esiste quindi la possibilità che questi lavori abbiano effettivamente deviato la canna fumaria in oggetto, ma, essendo passati 25 anni, non trovo sufficiente documentazione né presso l’amministratore né tra quella in mio possesso (essendo deceduto mio padre alcuni anni fa) che testimoni un mio coinvolgimento in questa eventuale deviazione. I precedenti proprietari non si sono mai lamentati o rivalsi in alcun modo.
Il proprietario dell'appartamento sottostate al mio ha comunque eseguito dei lavori esterni per la realizzazione di una canna fumaria alternativa. Poco tempo fa è venuto a reclamare un contributo finanziario pari all'80% (6.000 euro) dei lavori per la costruzione di questa nuova canna fumaria, dandomi come unica alternativa l’entrare in causa, che peraltro è sicuro di vincere. Mi ha detto che ha lasciato tutta la documentazione già ai suoi avvocati ma che preferirebbe avere il risarcimento e non entrare in causa.
Le mie domande sono diverse:
- Se non ha prove sulle quali si dimostra che i miei lavori hanno recato danni alla sua (futura) canna fumaria, come fa ad avere ragione in un eventuale processo?
- Sono passati 25 anni da questi lavori (che lui presume lo abbiano danneggiato) ed il precedente proprietario, probabilmente perché utilizzava stufe elettriche, non mi ha mai contestato nulla, si può quindi pensare ad una qualche prescrizione?
- E' giusto, ammesso sempre che abbia causato io questo danno e che non esista prescrizione in merito a questo caso, che debba accollarmi gran parte della spesa della costruzione di questa canna?
- E' eventualmente possibile che un futuro proprietario, sempre di quell'appartamento, possa rivalersi nuovamente su di me?
- Non sussiste in capo al venditore di un immobile (agenzia e/o proprietario) l’obbligo di denunciare tutti i difetti dell’appartamento? E quindi l’acquirente non si dovrebbe rivalere sul venditore? Ed in questo senso non sussiste in capo all’acquirente l’obbligo di appurare tutti i difetti prima di acquistare casa?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta che mi sarebbe estremamente preziosa stante che io e la mia famiglia non versiamo in felici condizioni economiche e siamo nella triste posizione di dover accettare un esborso pur di non avviare un’azione legale che potrebbe drenare ancor più denaro.
L’altro proprietario sembra invece non soffrire particolare penuria né di denaro né di avvocati, di cui si vanta di aver fatto già largo uso per cause simili relative ad altri appartamenti in suo possesso.
recentemente è stato acquistato l’appartamento sottostante al mio.
Il nuovo proprietario mi ha contestato, a seguito di una video ispezione, l'impossibilità di utilizzare la canna fumaria del suo appartamento in quanto non a norma: i precedenti inquilini, presumo, non la utilizzavano. Secondo lui e la perizia tecnica, i lavori di ristrutturazione, effettuati da mio padre nel 1987-88, avrebbero deviato la canna fumaria dell’appartamento sottostante, rendendola così non a norma.
Esiste quindi la possibilità che questi lavori abbiano effettivamente deviato la canna fumaria in oggetto, ma, essendo passati 25 anni, non trovo sufficiente documentazione né presso l’amministratore né tra quella in mio possesso (essendo deceduto mio padre alcuni anni fa) che testimoni un mio coinvolgimento in questa eventuale deviazione. I precedenti proprietari non si sono mai lamentati o rivalsi in alcun modo.
Il proprietario dell'appartamento sottostate al mio ha comunque eseguito dei lavori esterni per la realizzazione di una canna fumaria alternativa. Poco tempo fa è venuto a reclamare un contributo finanziario pari all'80% (6.000 euro) dei lavori per la costruzione di questa nuova canna fumaria, dandomi come unica alternativa l’entrare in causa, che peraltro è sicuro di vincere. Mi ha detto che ha lasciato tutta la documentazione già ai suoi avvocati ma che preferirebbe avere il risarcimento e non entrare in causa.
Le mie domande sono diverse:
- Se non ha prove sulle quali si dimostra che i miei lavori hanno recato danni alla sua (futura) canna fumaria, come fa ad avere ragione in un eventuale processo?
- Sono passati 25 anni da questi lavori (che lui presume lo abbiano danneggiato) ed il precedente proprietario, probabilmente perché utilizzava stufe elettriche, non mi ha mai contestato nulla, si può quindi pensare ad una qualche prescrizione?
- E' giusto, ammesso sempre che abbia causato io questo danno e che non esista prescrizione in merito a questo caso, che debba accollarmi gran parte della spesa della costruzione di questa canna?
- E' eventualmente possibile che un futuro proprietario, sempre di quell'appartamento, possa rivalersi nuovamente su di me?
- Non sussiste in capo al venditore di un immobile (agenzia e/o proprietario) l’obbligo di denunciare tutti i difetti dell’appartamento? E quindi l’acquirente non si dovrebbe rivalere sul venditore? Ed in questo senso non sussiste in capo all’acquirente l’obbligo di appurare tutti i difetti prima di acquistare casa?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta che mi sarebbe estremamente preziosa stante che io e la mia famiglia non versiamo in felici condizioni economiche e siamo nella triste posizione di dover accettare un esborso pur di non avviare un’azione legale che potrebbe drenare ancor più denaro.
L’altro proprietario sembra invece non soffrire particolare penuria né di denaro né di avvocati, di cui si vanta di aver fatto già largo uso per cause simili relative ad altri appartamenti in suo possesso.