Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sto provando ad aiutare un congiunto a mettere ordine nelle carte di una seconda casa in campagna. I dubbi sarebbero mille ma cerco di semplificare. Insistendo e perdendoci tempo, ho infine rintracciato (ottenendo dal tecnico che seguì le pratiche) un progetto di ampliamento e cambio destinazione d’uso degli anni Novanta (era un fabbricato rurale, ampliato e convertito in abitazione) e la relativa concessione inizio lavori rilasciata dal Comune. Fin qui OK. Non ho ancora trovato però agibilità e collaudo statico e altri adempimenti che in teoria secondo la concessione sarebbero stati necessari al termine dei lavori. Proverò a chiedere ancora al tecnico, ma ogni volta si fa fatica a tirar fuori notizie chiare, e di queste questioni in passato si erano occupate altre persone della famiglia con gran confusione. Aiutatemi anzitutto a inquadrare: quali atti e certificati dimostrano la regolarità urbanistica? È vero che in certi comuni e per certe epoche nessuno ha l’agibilità quindi non è un vero problema?
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondere.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Il progetto depositato è conforme all stato di fatto? A quando risalgono le ultime modifiche apportate all'immobile.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se la ristrutturazione col cambio uso è stata fatta negli ani '90 l'agibilità andava richiesta, il collaudo statico, così come la pratica dei C.A. dipende dalle tipologie dei lavori realizzati
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Mi chiedo, perché non riferirsi al tecnico già interpellato facendosi seguire da lui ?
Non sono contesti in cui ci si possa improvvisare
 

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