wmar

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Ho due dubbi, tutti riguardanti il rapporto tra il reddito complessivo e gli immobili non locati (abitazione principale inclusa), dal risolvimento dei quali dipende se avrò o meno diritto alla detrazione per familiare a carico (siamo oramai alla scadenza del periodo entro il quale bisogna comunicare la richiesta delle detrazioni 2013 per familiare a carico al proprio sostituto d'imposta).

1. Fino al periodo d'imposta 2011 il reddito derivante dall'abitazione principale (nel caso in cui, ovviamente, il familiare convivente fosse intestato o co-intestato della medesima) concorreva alla formazione del reddito complessivo di cui tener conto ai fini della determinazione della vivenza a carico, visto che tale reddito era da considerare "al lordo degli oneri deducibili", dunque al lordo della deduzione della rendita catastale dell'abitazione principale e della sua eventuale pertinenza. Nel 2012 l'IMU ha assorbito il reddito fondiario derivanti dagli immobili non locati ed è stata pagata anche sull'abitazione principale. Domanda: questo assorbimento, relativamente al periodo d'imposta 2012, vale anche per il reddito derivante dall'abitazione principale? E, supponendo che la risposta a questa domanda sia positiva, deve intendersi che l'assorbimento c'è anche relativamente al periodo d'imposta 2013, visto che la seconda rata dell'IMU 2013 sull'abitazione principale dovrà comunque essere (in parte) versata?
Ho letto la circolare n. 5/E 11.03.2013 dell'Agenzia delle Entrate relativa ai "rapporti tra l’IMU e le imposte sui redditi", che però non menziona esplicitamente l'abitazione principale tra le categorie d'immobili il cui reddito, in quanto derivante da immobili non locati, viene riassorbito nell'IMU, sì che il mio dubbio (per prudenza) rimane.

2. La legge di stabilità 2014 ha previsto che il reddito degli immobili non locati ed ubicati nello stesso comune dell'abitazione principale concorre alla formazione del reddito complessivo nella misura del 50%. Domanda: per verificare la sussistenza della vivenza a carico (insomma, il non superamento dei fatidici 2.840,51 euro) bisognerà dunque aggiungere il 50% della rendita catastale di detti immobili, rimanendo fermo che il reddito derivanti dagli immobili non locati ubicati in comuni diversi da quelli dell'abitazione principale è completamente assorbito dall'IMU che è stata pagata nel 2013?

Grazie a chi vorrà rispondere ed auguri di un buon 2014!
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi ricordo che un libro di scuola, medie o medie superiori non ricordo bene, aveva il seguente motto:
Multa Paucis
La tua domanda potrebbe essere parafrasata con Multis Pauca.
Nonostante la prolissità la tua domanda mi pare semplice.
Ma io ti faccio un'altra domanda, cosa c'entra l'Abitazione Principale con le case non locate ? Se l'hai locata o la tieni a disposizione significa che non è più abitazione principale e pertanto avrà un trattamento simile a quello delle altre abitazioni che hai esposto.
Seconda rata IMU abitazione Principale. Per me non si tratta di seconda rata ma di un conguaglio tecnico dovuto alla incapacità dei nostri governanti e legislatori che non può creare discriminazioni tra i cittadini, di Comuni che hanno applicato aliquote IMU differenti, tali da influire sul reddito imponibile del contribuente e soprattutto della persona fiscalmente a carico. Se fosse valida la tua ipotesi ci troveremmo difronte ad un caso degno dell'attenzione della Corte Costituzionale.
Una curiosità; ma nel 2012 quali redditi hai consederato per la persona a carico ?
Buon Anno.
P.S. Se ti interessa nel sito dell'Agenzia delle Entrate ci sono tutte le bozze dei Modcelli di Dichiarazione con relative istruzioni per l'anno 2013.
 

wmar

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per la risposta. Accetto di buon grado il tuo "multis pauca", per cui, forte del "multa paucis", domando: devo intendere che il reddito fondiario derivante dall'abitazione principale concorre, per il periodo d'imposta 2013, alla formazione del reddito complessivo ai fini della determinazione della vivenza a carico?
A latere :
- l'abitazione principale non è sussumibile (era questo, che mi avevo fatto sorgere il dubbio, per altro, come ho poi potuto verificare circolante su internet) sotto il concetto di "abitazione non locata", designando tale concetto un sottoinsieme degli "immobili diversi [dall'abitazione principale]", giusto?
- hai ragione sulla seconda rata IMU, nel senso che essa, nelle parole del legislatore (art. 1 del D.L. 133/2013), "non è dovuta" (fatto salvo l'obbligo di versare l'"eventuale differenza" etc.).
- circa il periodo d'imposta 2012, il reddito della persona in questione superava certamente il limite della vivenza a carico, per cui non mi ero posto il problema del rapporto tra l'IMU ed il reddito fondiario.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie per la risposta. Accetto di buon grado il tuo "multis pauca", per cui, forte del "multa paucis", domando: devo intendere che il reddito fondiario derivante dall'abitazione principale concorre, per il periodo d'imposta 2013, alla formazione del reddito complessivo ai fini della determinazione della vivenza a carico?
Si , non è cambiato nulla rispetto al 2012 riguardo al reddito della persona a carico. Non confondiamo IRPEF con esenzione IMU, sono 2 imposte basate su presupposti differenti,
Nella dichiarazione dei redditi verranno riportati i dati dell'abitazione principale anche se non si pagano imposte: 0 IRPEF e 0 IMU-
Da tali dati l'Agenzia delle Entrate desume se si può essere o meno a carico (ad es.caso del coniuge), procede al conteggio del reddito figurativo prodotto dall'abitazione principale e lo somma ad altri eventuali redditi per poi confrontarli con fatidici 2.840,51 euro.
Spero di aver dato risposta ai tuoi dubbi.
 

wmar

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si , non è cambiato nulla rispetto al 2012 riguardo al reddito della persona a carico. Non confondiamo IRPEF con esenzione IMU, sono 2 imposte basate su presupposti differenti,
Nella dichiarazione dei redditi verranno riportati i dati dell'abitazione principale anche se non si pagano imposte: 0 IRPEF e 0 IMU-
Da tali dati l'Agenzia delle Entrate desume se si può essere o meno a carico (ad es.caso del coniuge), procede al conteggio del reddito figurativo prodotto dall'abitazione principale e lo somma ad altri eventuali redditi per poi confrontarli con fatidici 2.840,51 euro.
Spero di aver dato risposta ai tuoi dubbi.

Vi hai dato - come già altre volte - risposta, grazie; in ogni caso ho appurato che, nel caso del familiare in questione, la sussistenza effettiva del requisito reddituale per la vivenza a carico non viene influenzata dal reddito derivante dall'abitazione principale.

Come avrai capito, il dubbio (che non mi ero posto lo scorso maggio, al momento della presentazione del mod. 730/2013) mi era venuto perché, interrogandomi sulla portata dell'effetto sostitutivo prodotto dall'IMU, mi ero domandato se l'immobile adibito ad abitazione principale rientrasse o meno tra gli "immobili non locati". Una breve ricerca su internet (dove oramai confluiscono i dubbi dei mortali) mi avevo condotto qui:
http://www.danielesaisi.com/2013/04/familiare-carico-labitazione-principale.html
 

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