Giovanni_Brevi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve,
vivo in una bifamiliare orizzontale il mio vicino ha recuperato il sottotetto con sopraelevazione delle falde rovinando completamente la linea e l'estetica dell'edificio .
Immaginate la classica villa del 1950 con il tetto a due falde che adesso è stato sopraelevato per il 50% .
La bifamiliare deriva da un'unica villa che ristrutturata nel 1991 a dato origine a due unita immobiliari .
Il sottotetto in oggetto era diviso fisicamente in due da un muro ,comunque nel sottotetto del vicino erano presenti infrastrutture comuni ( canna fumaria, impianto TV ), anche le grondaie sono comuni.
Il sottotetto non è accatastato , non esiste planimetria .
Era possibile accedere alla porzione di sottotetto rispettivamente dall'appartamento sottostante attraverso botole e/o scale .
Tutto l'edificio ha parti in cumune ( giardino, allaciamenti acqua,gas , fossa biologica,... )
La sopralevazione in oggetto ha causata una vertenza giudiziaria. In primo grado il vicino è stato condannato al ripristino , ma in secondo grado la sentenza , leggendo il dispositivo appello , è stata completamente ribaltata.
Al momento sono ancora in attesa delle motivazioni della sentenza appello , ma chiedo cortesemente a chiunque avesse suggerimenti/sentenze di cassazione che possano essere assimilate a questa situazione di inviarmele.
Allego poche righe della sentenza di primo grado
Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento/approfondimento

Ringrazio Anticipatamente .
 

Allegati

  • Estratto Sentenza Primo Grado.pdf
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raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Lo stralcio della sentenza non è sufficiente per giudicare, oltretutto leggo che è in contrasto con quanto tu affermi e cioè che i sottotetti erano divisi da un muro, quindi ognuno accedeva al soprastante sottotetto con una propria botola. Se ho interpretato bene quanto tu scrivi il confinante aveva tutto il diritto di sopraelevare il suo sottotetto. La sentenza parla anche che il convenuto godeva di una porzione superiore al primo piano compensata dalla presenza della cantina in favore degli attori, di questo tu non ne parli, a maggior ragione quindi, se vero, ciò avvalora che il confinante era esclusivo proprietario del sottotetto. La sentenza mi sembra, per quel poco che leggo, mi sembra contradditoria.
 

Giovanni_Brevi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve , ringrazio per l'interessamento.
Il muro in oggetto ha uno spessore di circa 5 cm , è un tramezzo fatto con dei forati , e divide il sottotetto sul lato "più corto" .
Originariamente l'unico muro era quello portante che divideva solo parzialmente il sottotetto , lasciando quindi la possibilità di percorrerlo interamente.
La cosa più "scocciante" è che il muro di forati l'ho fatto costruire io tre mesi dopo il rogito per motivi di sicurezza ( x evitare che si potesse passare da un appartamento all'altro attraverso il sottotetto ) ed ora il mio vicino appoggiato dalla falsa testimonianza del venditore ha affermato che il muro era presente prima del rogito e quindi anche se nessun documento certifica la proprietà del sottotetto il giudice ha stabilito che è pertinenza dell'appartamento sottostante.
Come potrete verificare il vicino ha addirittura costruito una parte del sottotetto fuori dal perimetro del fabbricato sottostante .
Allego il disegno fatto del CTU .
Fatemi sapere se ulteriore documentazione può essere utile .

Ringrazio Anticipatamente .[DOUBLEPOST=1372029598,1372029548][/DOUBLEPOST]Salve, chiaramente è stata fatta solo una DIA.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La cosa più "scocciante" è che il muro di forati l'ho fatto costruire io tre mesi dopo il rogito per motivi di sicurezza ( x evitare che si potesse passare da un appartamento all'altro attraverso il sottotetto ) ed ora il mio vicino appoggiato dalla falsa testimonianza del venditore ha affermato che il muro era presente prima del rogito e quindi anche se nessun documento certifica la proprietà del sottotetto il giudice ha stabilito che è pertinenza dell'appartamento sottostante.

Hai fatto delle foto che certificano il muro l'hai fatto tu? ed hai anche la fattura che comprovo che l'hai fatto tu?? Con questi 2 elementi non c'è testimonianza che tenga, anzi dimostri la falsa testimonianza.
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
La bifamiliare deriva da un'unica villa che ristrutturata nel 1991 a dato origine a due unita immobiliari . Il sottotetto in oggetto era diviso fisicamente in due da un muro ,comunque nel sottotetto del vicino erano presenti infrastrutture comuni ( canna fumaria, impianto TV ), anche le grondaie sono comuni.
Possibili domande da considerare con l'avvocato sono:
- la canna fumaria e l'impianto TV sono ancora in comunione?
- Essendo in origine un'unica villa, prima della vendita il terreno su cui è edificata è stato diviso in due mappali? la DIA autorizzata per la sopraelevazione fa riferimento al recupero dei sottotetti ai fini abitativi o contiene un conteggio della volumetria? (Se avete terreno in comunione... per poter utilizzare volumetria ancora disponibile ti si doveva chiedere il permesso)
 

Giovanni_Brevi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve, grazie per le risposte .
Purtroppo stupidamente non ho fotografato e non ho ricevute , teniamo presente che si parla del 92 e che non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione.
La canna fumaria e l'impianto televisivo ( centralina,cavi, switch corrente , alimentazione proveniente dal mio appartamento, ... ) sono e restano in comune e questo è stato già ampiamente trattato nei gradi di giudizio , ma sembra non sia "sufficente" .
E' molto interessante il concetto di volumetria , se avete documentazione in merito sarei davvero interessato ad averla.
L'edificio era composto da un solo mappale e due subalterni ( mappale 40 sub.1 primo appartamento e mappale 40 sub.2 secondo appartamento) comprendenti anche il cortile.
Gli atti notarili riportano entrambi più volte la dicitura giardino comune tre le pertinenze di contorno .
I due box mappale 40 sub.501 e mappale 40 sub.502 .
A seguito della causa in oggetto ho scoperto che prima del rogito il venditore aveva fatto fare un frazionamento ( a nostra insaputa) , ma non è stato portato in sede notarile ( chiaramente ci saremmo opposti) .
Il "gioco" era fare passare 20 anni e usocapire il giardino ( quello del mio vicino è il doppio del mio) approfittando del fatto che avevamo messo un divisorio per utilizzarlo al meglio .
La dia fà riferimento al recupero sottotetto ai fini abitativi (Recupero sottotetti – Legge Regionale 15/1996 ) .Sono sicuro che superficie edificabile è riferita all'intero cortile , in quanto la planimetria presentata in comune nel 91 aveva una sola sfaceva riferimento ad un'unica volumetria.

Vi ringrazio per l'interessamento e resto in attesa di ulteriori info.
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
La cosa più "scocciante" è che il muro di forati l'ho fatto costruire io tre mesi dopo il rogito per motivi di sicurezza
Purtroppo ti sei rovinato con le tue stesse mani; con questa azione tu stesso hai tolto il requisito di comunione al sottotetto, manifestando la volontà che il sottotetto fosse ad uso della parte sottostante e nessuno ti vieta di sopraelevare a tua volta, con un recupero del sottotetto.
Ai sensi della legge della L.R. n. 15/1996 il recupero del sottotetto a fini abitativi è qualificato come intervento di ristrutturazione ed ammesso, con DIA, anche in deroga ai limiti volumetrici (purché nei limiti di altezza massima posti dallo strumento urbanisticoo vinvoli paesaggistici) quindi non è stato necessario utilizzare la volumetria ancora sfruttabile sul mappale..
il vicino ha addirittura costruito una parte del sottotetto fuori dal perimetro del fabbricato sottostante
L'unica cosa che puoi contestare, probabilmente con una nuova causa, pare essere da ricercarsi su possibili difformità di quanto costruito rispetto all'autorizzazione ottenuta


A seguito della causa in oggetto ho scoperto che prima del rogito il venditore aveva fatto fare un frazionamento ( a nostra insaputa) , ma non è stato portato in sede notarile ( chiaramente ci saremmo opposti) Il "gioco" era fare passare 20 anni e usocapire il giardino ( quello del mio vicino è il doppio del mio) approfittando del fatto che avevamo messo un divisorio per utilizzarlo al meglio .
Accertati bene di questo aspetto del frazionamento....se tu metti un divisorio e lasci che il vicino si goda il doppio del tuo (..che oltretutto da qualche parte risulta frazionato prima della tua compravendita) ti stai rovinando con le tue mani nuovamente: potrebbe generare usocapione anche se sul tuo rogito c'è scritto giardino in comune.
 

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