per PERUGINA sto cercando casa ma nelle mie condizioni non voglio ritrovarmi nella stessa situazione, una casa per me non vale l'altra,ho delle necessità particolari.Di più lavorando di notte tutti i giorni senza contratto non è agevole. Poi ho specificato di avere una scrittura privata stipulata col locatore e i conduttori originari(dopo ci sono stati due subentri) in cui si dice che ognuno paga la sua quota e non eventuali insolvenze.
Civilisticame il contratto è in solido, è scissa solo la responsabilità dei pagamenti.
In un subentro c'è scritto che la quota del subentrante è xxx e corrisponde alla quota del recedente posta sulla scrittura privata.
L'oggetto è l'unità immobiliare.
E' stato,in virtu' dell'accordo di non solidarietà concesso con firma "unanime", il recesso di un firmatario, riducendo la quota canone e scrivendo genericamente che lasciava la "porzione di appartamento da lui locata"... la stanza liberatasi, pur non avendo ingresso e servizi propri, è stata affittata con contratto transitorio a studentessa, con uso comune di bagno e cucina(che sono oggetto,ritengo, esclusivo, del mio contratto)
Gli ultimi due inquilini hanno dato chiavi al proprietario e firmato verbale di riconsegna(senza la mia presenza)
Ho più volte offerto alla proprietà di regolarizzare il tutto riducendo la superficie locata alla sola mia stanza e rinuncinado alla esclusività dei servizi, ma il loro intento è diverso. La morosità determinatasi, se di morosità si tratta, è generata dalla loro richiesta di non proseguire la locazione, non ho colpe in tal senso. Detto questo,
in una situazione così complessa chiedero al giudice di mutare il rito e di non convalidare nè sfratto nè decreto ingiuntivo. Di fatto sto già subendo un grave danno dal fatto di dover pagare le utenze anche per i periodi pregressi...
Chiaramente in mancanza di mediazione, appenà potro' cambiero' casa, e nella peggiore delle ipotesi, se si rivelasse invalida la scrittura privata dato che non è registrata col contratto, pure recando la stessa data, dovro' dedurre che i recessi degli altri inquilini , in assenza di accordo di tutti gli attori non sono validi, e provero' a recuperare il dovuto.
Ho pure una registrazione effettuata a casa mia in cui il proprietario ammette l'esistenza della scrittura e dice ai ragazzi che anche se se ne vanno devono pagare la loro quota a meno che non ci sia l'accordo di tutti in quanto lui non puo' sciogliere il contratto senza le firme di tutti gli attori-
Poi succesivamente pare che abbiano trovato un accordo, ma non so se l'accordo tra il solo proprietraio e il signolo inquilino si apoi valido.
Se mi chiedono l'intera somma postulando la solidarietà, non capisco come poi si possano regolare singolarmente coi soggetti, prendendo chiavi, restituendo caparra e firmando verbali di restituzione.
Altra considerazione è che sono nullatenete, ma sono regolare nei pagamenti: si potrbbe dare il caso, malgrado gli accordi che il locatore ha preso con gli altri due inquilini , che alla fine constatata la mia indigenza, egli si rivolga agli altri?
E' un caos...spero di uscirne tra qualche mese...