Jrogin

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Oltre all'aspetto architettonico dell'edificio, andrà valutato se tale apertura avrà delle influenze negative sulla statica dell'edificio.
Attualmente le norme antisismiche, nelle zone interessate, sono particolarmente rigide.
Credo che consultare un tecnico per la fattibilità della cosa sia ancora più importante che quella delle autorizzazioni sia condominiali che comunali.
 

filippone

Nuovo Iscritto
La trasformazione di una fienstra in porta attraverso la demolizione del corrispondente tratto di muro sottostante, ai livelli statici è ininfluente, non c'è da valutare niente.
l'apertrua può essere eseguita da un punto di vista condominiale senza alcuna autorizzazione assembleare, anche se la porta creata servisse per accedere alla corte comune, il tutto ai sensi dell'art.1102.
Questo è un concetto ribatito giurisprudenzialmente più e più volte in maniera pressochè univoca.
Per quanto riguarda l'alterazione del decoro archietttonico, non è che si verifica ogni qual volta si fa una modifica prospettica e se si verifica non lo stabilisce un condomino o altri, ma solo e soltanto il giudice in caso di contenzioso.
Quindi non si può affermare che l'intervento non può effetttuarsi senza l'autorizzazione perchè altera il decoro, lo stabilisce il giudice, non altri.

Per quanto riguarda il comune, si è vero, richeide l'autorizzazione assembelare ma non a causa di un 'altra interpretazione delle norme condominiali, ma per una questione edilizia diversa staccata dal contesto condominale, infatti in questi casi, il contesto condminale andrebbe marcatemente separato da quello edilizio.
Per capirsi meglio, se il condomino avesse praticato la trasfromazione della finestra in porta senza DIA o quello che è, non è che ne sarebbe invalidata la possibilità di fare tale intervento al livello codicistico, sono due cose staccate, separate.
Il fatto pratico è comunque che la maggior parte dei comuni richiede la delibera dell'assemblea, ma se per assurdo fate causa al comune è molto probabile che la vinciate, come è accaduto di perdere clamorosamente al comune di milano per una simil questione.
Detto questo ribadisco e vi invito a leggere le relative sentenze pressochè univoche, che affermano che certi interventi non richiedono nessuna autorizazzione preventiva da parte dell'assembela.
E voi mi direte. "ma il muro è di tutti, e quindi..."
E io vi rispondo che è di tutti ma è anche dei singoli condomini presi singolarmente e per questo il singolo può usare per suo godimento più intenso in vari modi la cosa comune e apprtarvi per questo delle modifiche a proprie spese entro certi limiti, la trasromazione di una finestra in porta per accedere al cortile è considerata giurisprudenzialemnte tra queste.
 

Betty Boop

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a Tutti
Non Sono Un Tecnico Perdonate le eventuali inesattezze
A PEGGY CHIEDO ; Vuoi Trasformare una Finestra in Porta Finestra OK.Dove sei affacciata su un terrazzo..? Altrimenti..Ti tocccherebbe fare un'inferriata all'altezza punto Vita..o no..? E qui si modificherebbe il profilo facciata
1' Ci Vuole un'assemblea con questo punto all'ordine del giorno, questo per legge.
Ma prima un geometra che ti dica se e' possibile agire oppure no
2' E' Piu' semplice se NON sei in facciata Lato strada, ma magari sul dietro o di Profilo,
Potrebbero esserci Vincoli di tipo Paesaggistico a seconda della Zona dove Vivi. I Comuni sono molto puntigliosi
3' Valuterei Bene La spesa globale fra Tecnico Permessi Vari ed Opere Murarie, ( Ma Lo hai gia fatto. ,,forse.?)
 

cristianorossi

Membro Attivo
Professionista
E' chiaro che qui il concetto di trasformare una finestra in una porta influisce in maniera infinitesimale sui diritti d'uso e godimento della cosa comune in un condominio, ma quando se ne discute nei forum si cerca (almeno io) di dare consigli distaccandosi da quella che sarebbe l'applicazione integerrima e dura della legge. I pareri esposti sopra da tutti quanti tendono (a mio giudizio) a non voler prendere il toro per le corna, cioè se possibile evitare di imporsi sull'assemblea con leggi e codicilli a scapito del buon senso e del quieto vivere. L'interpretabilità legale in sede giudiziale prevede costi che sarebbe bene evitare vista la prerogativa umana di dialogare, però se poi nessun ti sente allora sono un altro paio di maniche.
Filippone ha ben esposto le varie ragioni a cui nulla è da eccepire ad eclusione della parte architettonica che deve essere sempre valutata dall'ente preposto se l'mmobile ricade in area vincolata o lo stesso è vincolato dai beni paesaggistici o architettonici.
 

filippone

Nuovo Iscritto
d'accordo con te ma lo davo per sottinteso.
Di solito è il responsabile del Servizio Edilizia Privata del Comune ad occuparsi del decoro archiettaonico e è ovvio che se l'immobile è vincolato tu debba richiedere autorizzazione preventive alla sovrintendeza di competenza.
Attenzione però, in sede di condominio se il decoro è stato alterato, solo il giudice lo accerta, non altri
 

filippone

Nuovo Iscritto
E' chiaro che qui il concetto di trasformare una finestra in una porta influisce in maniera infinitesimale sui diritti d'uso e godimento della cosa comune in un condominio, ma quando se ne discute nei forum si cerca (almeno io) di dare consigli distaccandosi da quella che sarebbe l'applicazione integerrima e dura della legge. I pareri esposti sopra da tutti quanti tendono (a mio giudizio) a non voler prendere il toro per le corna, cioè se possibile evitare di imporsi sull'assemblea con leggi e codicilli a scapito del buon senso e del quieto vivere.

in teoria hai più che ragione e l'avresti anche nella pratica se non fosse per il fatto che quando per certi interventi sulle parti comuni, se chiedi l'autorizzazione assembleare, su 10 volte, 8 volte la risposta è NO, come se chi deve dare il consenso si sentisse derubato di qualcosa.
Purtroppo accade sempre così.
Allora, se tu chiedi e ti dicono NO, tu ti avvali del 1102, è ovvio che la prima cosa da fare in condominio è quella di cercare l'accordo, però.............
Ti faccio un esempio pratico capitato proprio al sottoscritto.
Anni fa ho dovuto operare la trasformazione di una finestra in porta per accedere al cortile e ho dovuto avvalermi da subito del 1102 perché le risposte erano già negative prima di partire, negative in maniera pregiudiziale.
Perché??
Perché l'ignoranza della gente (giustificati i condomini ma non l'amministratore) porta ad avere l'idea errata che la parte comune è di tutti ma di nessuno nell'atto pratico nel senso se devi farci una modifica o usufruirne in maniera particolare servirebbe il consenso di tutti e se uno solo è contrario, non fai niente.

Quello che invece sarebbe bene che si capisse è che la cosa è di tutti ma tutti ne possono godere singolarmente effettuando anche delle modificazioni.

Di chi è la colpa di questa errata ideologia sulla cosa comune??
A mio avviso e senza offese per nessuno, degli amministratori, che per non avere rogne e patate bollenti tra e mani cercano di limitare i diritti dei singoli sulla cosa comune delegando il tutto all'assemblea.
Ormai è diventato talmente una consuetudine che la maggior parte degli amministratori applica questa consuetudine senza neanche sapere che esiste il 1102.
Questa mentalità andrebbe cambiata, è la vera causa di ogni contenzioso perchè l'amministratore nel 99% dei casi appoggia chi contrasta queste opere e in un certo qual modo alimenta l'idea di far denuncia.
Se invece l'amministratore con il suo ruolo di mediatore ricordasse a chi si sente derubato che esiste l'art.1102, ci sarebbero molti meno problemi in condominio.
Debbono prendersi le proprie responsabilità, e spesso non lo fanno
 

presti90

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buonasera,

riprendo la discussione riportata sopra. Vorrei capire se nel caso di apertura di una portafinestra su una finestra a bandiera (con SCIA e permessi del Comune) che serve un giardino di proprietà in cui sono rispettate tutte le distanze e non sussistono vincoli paesaggistici è possibile appellarsi all'Art. 1102 del c.c. senza bisogno di chiedere il benestare dell'assemblea di condominio. Nel mio caso in fatti esiste un Regolamento di Condominio contrattuale in cui è presente il seguente articolo:

Art. 10
...
In ogni caso i condomini, prima di intraprendere nei locali di loro proprietà l'esecuzione di opere e lavori, che comunque possano interessare la stabilità
e l'estetica dell'edificio o parte di esso, devono dare notizia all'amministratore ed attendere il benestare per iscritto.

Grazie.
Luca
 

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