Gianco la finestra non è la mia, io sono uno dei condomini favorevoli
quello che potrebbe esserti utile sapere è che solo il diretto interessato leso può agire contro l'innovazione/eliminazione delle barriere architettoniche. Voglio dire che solo il proprietario della cantina che ha le aperture a livello del marciapiede può ostacolare la costruzione della rampa non quello del terzo piano che ha la luce della propria cantina su di un altro lato del palazzo.
Solo il proprietario dell'appartamento che a seguito della costruzione della rampa perderebbe in sicurezza e riservatezza (non privacy perché la privacy è un'altra cosa).
Purtroppo devo dirti che nel supercondominio dove abita mia sorella, un complesso di edilizia economica (ex case Gescal), alcuni condomini hanno deciso di installare un ascensore esterno: un condomino del piano rialzato ha fatto causa e l'ha vinta sia in primo che secondo grado. Il CTU, e quindi anche il Giudice, ha stabilito che la costruzione ha ridotto la veduta del balcone dell'attore la causa da 180° a 90°, ed essendo il piano di sbarco degli ascensori a livello del pavimento del suo balcone, gli ha tolto la riservatezza che aveva prima della costruzione ed ha aumentato la facilità di intrusione nella proprietà; per tutti questi fattori c'e stata una perdita di valore dell'appartamento. Inoltre la costruzione dei piani di sbarco necessari per l'utilizzo dell'ascensore ai piani superiori ha messo fuori legge il rapporto aereoilluminante delle cucine di tutti gli appartamenti, anche quelle di quelli di coloro che non hanno partecipato alla costruzione dell'ascensore esterno. Morale: condanna al risarcimento di 30.000 € + le spese legali di controparte; con le spese di di parte per i due gradi di giudizio, circa 50.000 €: costo dell'ascensore 80.000 €, totale 130.000 € ed hanno risarcito solo uno dei due condomini del piano rialzato. Il fatto è che alla luce dell'esito della controversia altri due condomini del piano terra si tuati in scale di altri palazzi hanno intrapreso la lite giudiziaria e sono stati tacitati con circa 20.000 €/cad dai proprietari degli ascensori.