Io vorrei trattarli tutti e 3 uguali. In questo momento e non so per quanto uno dei 3 devo mio malgrado trattarlo diversamente
Ho letto attentamente tutti i tuoi post e, lungi da me la volontà di ergermi a censore o sparare sentenze, voglio fare alcune considerazioni. Vorrei evitare di cadere anche in qualche fin troppo facile esercizio di retorica. Se dovesse succedere, me ne scuso in anticipo. Ora, per ciò che è possibile a distanza e sulla base di ciò che hai detto, il sociologo cercherà qualche risposta nel tentativo di essere utile e, perché no? di sopire un pò di quell'astio che ti porti appresso.
I comportamenti ed il carattere delle persone si forgia a partire dall'anno 0 di età fino almeno alla pubertà. In questo periodo, le risposte individuali sono molto diverse da individuo a individuo. Gli atteggiamenti in risposta dei traumi, anche.
Nel periodo fra l'infanzia e la pubertà, il ragazzo vede nel padre presente in famiglia il suo eroe. Non fa paragoni con gli altri padri. Il suo è il PIU' FORTE, il più GRANDE il......PIU'!
Quando avviene che invece percepisca uno stato di disagio familiare, tenderà, molte volte, se non sempre, ad addossarsi la colpa di tale disagio. E se questo disagio è l'espressione di liti familiari fra moglie e marito che magari avvengono rumorosamente ed alla loro presenza, il bambino/ragazzino perderà i suoi punti di riferimento, e si sentirà inadeguato al ruolo di figlio. Contesterà addirittura il fatto di essere veramente figlio della coppia che litiga. Arriverà a fantasticare di morire per assistere, nella sua agonia, alla riappacificazione dei genitori o, in estrema ratio, di punirli con la propria morte per il loro egoismo litigioso.
Da ciò che ho letto, la situazione critica è iniziata quando tuo figlio aveva circa 10 anni. E qui entra in gioco il periodo infanzia/pubertà... di cui sopra;
Hai fatto trasparire ancora l'astio che provi per tua moglie (vive nel lusso.....) E qui entra in gioco il disagio familiare......
Hai accennato -con un senso di disprezzo- per la somma di 600 euro mensili per il contributo mensile ai due figli. 300 euro a testa.
Non hai mai pensato che questo tuo atteggiamento nei confronti di un pagamento (immagino fissato da un Giudice) dovuto, per i tuoi figli sia stato peggio di uno schiaffo mensile?
Ti ho dato abbastanza spunti di riflessione e non voglio dilungarmi oltre perchè penso che le colpe di tale situazione non siano solo tue, ma sicuramente anche della tua prima moglie. Quando un matrimonio non va, le colpe non sono mai solo di una parte. Dunque, che si prenda anche lei le sue responsabilità. E, se posso permettermi, starei attento anche all'altro figlio. Non lo dà sicuramente a vedere ma ha sofferto almeno quanto la.......pecora nera. Che se poi, la saprai prendere con calma, pazienza, ed infinito amore, sono certo che tornerà bianca.