ale1977

Membro Attivo
Buongiorno,
nel condominio in cui abito è presente un impianto centralizzato con contabilizzazione del calore per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria. La quota fissa, dovuta come di consueto a dispersioni, ecc. è del 20% ed è ripartita in parti uguali tra tutti i condomini. La divisione in parti uguali non è stata decisa in assemblea ma applicata direttamente dalla ditta che effettua le letture. Io reputo che la ripartizione di questa quota debba essere effettuata in base ai millesimi ma l'amministratore sostiene che è giusto dividerla in parti uguali. C'è qualche norma che stabilisce come deve essere divisa la quota fissa? E' giusto o consentito farla in parti uguali?
Grazie.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
C'è qualche norma che stabilisce come deve essere divisa la quota fissa? E' giusto o consentito farla in parti uguali?
Grazie.
In Inghilterra esistono 3500 Leggi che regolano ogni aspetto della vita sociale, in Germania sono circa 5000,.....in Italia superano le 300.000 e nessuno le conosce tutte e bene, questa è la causa dell'immobilismo in cui ci troviamo.
Non credo che serva una'apposita legge per regolare la ripartizione della quota fissa del riscaldamento.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
In due casi che conosco la quota fissa è calcolata in base ai millesimi. E' l'amministratrice che fa i calcoli e ci siamo fidati della sua esperienza. Non ho riferimenti di legge, ma quando il riscaldamento è centralizzato senza contabilizzatori individuali, tutto il consumo viene ripartito in base ai millesimi. Perchè per la sola quota fissa si dovrebbe cambiare criterio?
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Per default, anche secondo me occorre ripartire il 20% secondo i millesimi della tabella del riscaldamento, perché trattasi comunque di una parte comune, la cui spesa è da ripartire.
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
sarò breve :

sino a quando non è prevista regola ASSEMBLEARE (o di legge) l'amministratore può seguire "una sua linea" .... nulla vieta che l'ASSEBLEA (con la dovuta %) rettifichi tale modalità-di-gestione...."emanando una regola condominiale"

concludo :
conosco un condominio (con negozi) dove è stata applicata la stessa % - forse non è "completamente giusto" (oggettivamente, ci sono pro e contro) perchè i negozi non hanno radiatori....ma il condominio ha approvato questa "ripartizione di base"
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Le valvole contabilizzazione del calore servono per pagare le ore di consumo calorico, la percentuale fissa serve per pagare la manutenzione dell'impianto anche a chi non utilizza il riscaldamento per vari motivi, l'amministratore deve dividere per mm. della tabella del riscaldamento, e non può fare altro che adeguarsi
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
scusami ADIMECASA : adeguarsi a cosa ?
  • c'è legislazione che dice che "per la parte fissa" deve adeguarsi OBBLIGATORIAMENTE alla colonna "ripartizione mm consumi-riscaldamento"?
  • e se l'assemblea a VOTATO (in modo corretto) e APPROVATO una proposta che invece deve applicarsi IN ALTRO MODO ? (non mi pare questo il caso....ma nn è stato specificato se l'assemblea aveva precedentemente votato questa applicazione....come il condominio a cui mi riferivo)
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
...ma la "delibera dell'amministratore" (chiedo conferma) è una specie di "decreto legge": se il condominio la approva...o la varia....tutto OK, altrimenti se l'assemblea-condominiale (non il "singolo" o "gruppi" di condomini) NON-LA-CONTESTA .... rimane "in essere"
 

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