E' vero quello che scrivi. I dipendenti devono vivere con il netto che gli viene versato dal datore di lavoro. Con quei soldi deve pagare l'introito lordo del professionista a cui si rivolgono. Perché se un professionista fa una fattura di 1.500,00 + IVA il cliente deve pagare 1.830,00 €. Ma di questi 1.830,00 € riscossi l' IVA (330,00 €) deve essere versata o va in compensazione con l' IVA Acquisti. l' 8%+4% finisce alla Cassa Pensionistica, poi c'è l'assistenza sanitaria, l'assicurazione professionale obbligatoria, l' iscrizione all'albo professionale, il costo dell'ufficio e degli accessori, e alla fine le tasse statali e comunali. Alla fine dei 1.500,00 € al professionista ne rimangono si e no la metà per campare.Alla fine ci sono alcuni professionisti con cui abbiamo a che fare una o due volte nella vita e non sappiamo nulla delle loro tariffe e quindi si tende a sottostimarle.
I dipendenti questo non lo pensano mai e quando guardando il loro cedolino lo pensano si ...adombrano.
Ecco spiegato perché c'è ancora molto nero nelle libere professioni: sono i clienti stessi che incominciano con il dire a me la fattura non serve, mi faccia uno sconticino e la chiudiamo lì. Così i più sgamati anziché pagare 1.830,00 € ne pagano solo 1.000,00 e la cifra conviene a tutte e due. Capito mi hai?