vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Il conduttore ha inoltre diritto di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
scusa @uva ma qui siamo in un regime di conduzione amministrativa in economia di una immobile di un solo proprietario. Quello che hai scritto è indiscutibile ma, a mio avviso non è applicabile nel caso di specie.
Caso, tra l'altro, che evidenzia un comportamento autolesionistico e di principio da parte del conduttore, il quale sarebbe disposto a pagare il doppio delle spese pur di avere il diritto di vedere i documenti fiscali a giustificazione delle spese.
L' O.P. ha scritto:
(ci sono 300 mq di giardino con alberi da frutto e piante ornamentali)
a questo punto, visto che chi scrive, scrive da Roma, io chiamerei Sgaravati (equivalente a Igino Massari in campo culinario) così pagherà 100 €/mese solo di manutenzione del verde. E ma sai che soddisfazione vedere le fatture di un "maestro del verde" che fa manutenzione al giardino del palazzo in cui si vive.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
qui siamo in un regime di conduzione amministrativa in economia di una immobile di un solo proprietario.
Questo non ha alcuna rilevanza per quanto riguarda i contratti di locazione stipulati dal proprietario della palazzina che, come avevo già scritto nel post #2:
non è un condominio, essendoci un unico proprietario

Se il locatore scrive nel contratto di locazione che il conduttore deve pagare gli oneri accessori (= spese parti comuni dello stabile) si applicano le leggi che ho citato nei post #5 e #9.
Non rileva se quello stabile è un condominio (più proprietari) oppure no (un solo proprietario).

comportamento autolesionistico e di principio da parte del conduttore
Dal primo post intuisco che il problema se lo è posto il proprietario, non i conduttori:
In caso di locazione a terzi si presenta la necessità di quantificare queste spese delle parti comuni da inserire nel contratto

Mi è capitato un caso simile a quello di cui stiamo parlando (palazzina di un'unica proprietaria).
Un inquilino ha protestato, tramite il Sunia, per l'addebito spesa pulizia scale.
La proprietaria/locatrice ha dimostrato di essere in regola, trattandosi di regolare assunzione della sua colf. Il cui costo veniva addebitato agli inquilini in base al numero di ore lavorate per la pulizia scale, distinto da quelle lavorate nell'appartamento della proprietaria.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Questione di lana caprina: non è chiaro se "il maldipancia2 provenga da un inquilino o dal proprietario.

D'istinto sarei portato a rispondere come Luigi
se ai conduttori degli appartamenti non garbano le modalità di suddivisione delle spese si cerchino un altro appartamento in affitto.
sempre che le spese comunicate siano ragionevoli.

Purtroppo non funziona così: ed ha (purtroppo) ragione Uva, per cui o le spese non documentate sono rimborsate brevi mano con accordo reciproco, chiunque esegua i lavori, o non si possono nemmeno inserire in un rendiconto spese.
 

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