Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
L'orario che potrebbe coprire le esigenze degli uni e degli altri potrebbe essere le 17,30 concentrando la discussione senza perdite di tempo (considerato anche che il bilancio potrebbe già essere stato analizzato dai consiglieri o dal revisore). Il piu' delle volte, con quelle premesse si riesce a concludere . In genere le persone terminano di lavorare alle 17,00 ; si finisce ad un'ora decente e se succede quella volta di andare un po' piu' in là, nel rispetto del lavoro altrui (amministratore) si cena un'ora dopo
 

uragano

Membro Attivo
Professionista
una soluzione semplice.
per prassi l'amministratore apre la riunione verificando che siano presenti i millesimi perche l'assemblea sia valida.dopo tale incombenza si nomina un presidente,il quale dirige il dibattito.a quel punto sospende la riunione per un'ora o due.l'amministratore non puo' opporsi essendo un semplice segretario(in quel momento).aspettate che anche gli altri condomini arrivino.dopo questo scerzo :risata: vedrete che la prossima volta sposta l'orario come chiedete.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Una volta l'amministratore ci convocò alle 23 di un sabato nello studio che aveva in casa. Arrivai, bussai e l'amministratore in pigiama mi apri tutto inkazzato. Che avevo fatto dopo tutto di male?
 

Rosa Dimaggio

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
L'orario che potrebbe coprire le esigenze degli uni e degli altri potrebbe essere le 17,30
Le persone terminano di lavorare alle 17.00.... Ditemi dove, mi ci trasferisco subito! :) Solo una parte delle persone che vivono qui lavorano in "ufficio" come dipendenti, e di questi credo che rientrino intorno alle 18 solo quelli che lavorano per il comune ( e sono un paio..). Tutti gli altri, più tardi. Chi invece ha un ufficio come libero professionista, non ha di certo finito alle 17.00. Poi c'è chi lavora in negozio, chi in farmacia, chi lavora nell'interland, e deve prendere un treno e un autobus per tornare a casa....e così via. Questa è Milano. Spesso anche chi lavora in città ci mette quasi un'ora a tornare a casa con i mezzi (se non piove!!). Non è così semplice, perchè questa è la quotidianità. Ecco perchè abbiamo chiesto si spostare l'orario di inizio dell'assemblea. E comunque, se al nostro amministratore non va bene, può anche dircelo, invece di fare finta di non saper leggere il verbale di assemblea, e riproporre tutto come se niente fosse, credo. A natale. L'anno scorso per la befana (7 gennaio, preavviso di cinque giorni) con i condomini che sono rientrati dal ponte la mattina stessa senza saperne ancora niente (le convocazioni vengono consegnate a mano e restano in portineria). La prossima sarà a pasqua, o il 26 aprile, per completezza. :)
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
non è detto che l'amministratore possa essere solo un segretario, potrebbe anche non essere niente e solo un presente, e poi queste assemblee ordinarie, non devono essere forzate ma concordate e decise in assemblea con orari più consoni ai più, e in caso di impedimento una delega al condomino più (simpatico)
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Non varrebbe neanche la pena rispondere a coloro che in primo luogo danno sentenze e poi non vogliono essere giudicati, qui si esprimono pareri e pensieri cercando di aiutare chi ci interpella, assorbendo, educatamente, anche qualche sibillina espressione se cosi non si riesce a leggere e a scrivere e meglio allontanarsi, quantomeno ci si comporta da signori.
Gli amministratori in alcuni casi sembra che lo facciano appositamente scegliere delle date e degli orari delicati, non credo che un medico che viene chiamato in piena notte si lamenti e non credo che se c'è una urgenza l'amministratore indica una riunione, contro, se la riunione non è urgente e si fa lontano dalle feste e in orari comodi un poco per tutti mettendosi d'accordo questo sicuramente non manderà in malora lo stabile, ma questo sarebbe un buo vivere rispettando gli altri..........hee! cosa?? da questo orecchio non sento cosa ho scritto...boh!
 

Rosa Dimaggio

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Comunque devo ringraziare Lattanzio che con la sua sterminata saggezza riguardo la vita che gli altri dovrebbero fare, mi ha dato un'idea per il mio futuro, laddove dice che "un amministratore, per poter campare, deve amministrare circa un'ottantina di condomìni". Ora, il nostro amministratore prende 3.300 euro netti (tutto il resto è conteggiato a parte), e diciamo che 3.500 euro netti di compenso è un tariffa media in città. Moltiplicato l'ottantina necessaria a campare, fa 280.000 euro annue......:shock: Beh, campare ci si campa....Vale la pena farci un pensierino!! :soldi::soldi: Sono uscita anch'io dai quesiti, scusate, ma ne valeva la pena!
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Questa è Milano.
ma perché pensi che Roma sia diversa la situazione? Il fatto è che, forse non te ne sei accorta (ma anche altri interventi), da come hai scritto sembra che l'assemblea condominiale sia una cosa senza valore, una rottura di scatole da evitare a tutti i costi. Prima c'é il lavoro con gli orari inflessibili, poi c'é il traffico, poi c'é da fare la spesa, poi c'é l'orario di cena. Tutti impegni che arrivano prima dell'assemblea per cui appena iniziata "c' ho i bambini ai quali devo dare da mangiare dobbiamo finire entro le 20" oppure "devo prendere servizio alle 22 in ospedale e devo anche preparare da mangiare a mio marito facciamo presto". Ma chi se ne frega: dovete decidere se spendere 10.000 euro oppure 12.000 per rifare la facciata dell'edificio nel quale avete casa e pensate a mangiare entro le 20? ma per un giorno potete anche non mangiare: non è mai morto nessuno per aver saltato un pasto (Pannella docet che quando si sente in sovrappeso trova un motivo per iniziare lunghi scioperi della fame e della sete e ce lo ritroviamo sempre vivo e vegeto). Purtroppo questa mentalità è diffusissima anzi è la norma anche nel condominio dove abito. E' più importante la recita di fine anno del figlio, alla quale non si può mancare, dell'assemblea condominiale; tranne poi quando le cose non vanno bene prendersela con l'amministratore.
Per quanto riguarda il compenso se l'amministratore è un libero professionista prende all'incirca 90-110 euro/anno per condomino per cui dipende molto dalla taglia del condominio che si amministra. Un condominio con una scala sola e 90 condomini da amministrare può essere un affare; se il condominio a 9 scale con 10 condomini a scala i condomini da amministrare sono sempre 90 ma c'é molto più lavoro.
 

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