soldatino

Membro Junior
Nel nostro condominio l'amministratore in carica ha dato le dimissioni e circa un mese fa c'è stata un'assemblea per nominarne uno nuovo. I condomini avevano deliberato anche sul rispetto delle date per il passaggio di consegne e per la spedizione del verbale ai condomini assenti. A causa di alcuni contrasti sorti con l'amministratore uscente, io ed altri condomini pensiamo che questi stia adottando un atteggiamento ostruzionistico.
Per contrastare questa posizione pensiamo di chiedere un'assemblea straordinaria ai sensi dell'art.66 delle D.A. del Codice Civile.
Chiedo a questo autorevole Forum se ritenete che sia la procedura migliore e che cosa poi conviene fare se, anche dopo l'eventuale assemblea, non dovesse cambiare ancora nulla. C'è qualche norma che tutela il condominio in casi del genere?
Grazie e saluti a tutti
 

soldatino

Membro Junior
Grazie dei suggerimenti. Non mi è chiaro però se il ricorso alla Magistratura deve avvenire in ogni caso dopo aver esperito con esito negativo la procedura prevista dall'art.66.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Ovviamente, ma sembra non esserlo, il problema non è se il neo amm. si attiva ma se il precedente collabora al passaggio delle consegne egregio gobbo :risata:
Se non hanno nominato nessun neo amministratore, non c'è necessità di effettuare un passaggio di consegne, per cui non vedo nessun problema, in quanto il dimissionario non è stato sostituito e prosegue in regime di "Prorogato Imperii" con tutti i poteri ed i documenti e cassa rimarranno in sua custodia, sino a che non sarà nominato un successore.
Per cui la cosa migliore da fare se desiderano sostituire l'amm.re è la procedura art. 66 disp. att. cc.
 

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