Il diritto di usufrutto si "prescrive" per effetto del non uso durato per venti anni.Ora se il patrigno se ne va ( in pratica abbandonando il tetto coniugale ) questo usufrutto si prescrive automaticamente...
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Il diritto di usufrutto si "prescrive" per effetto del non uso durato per venti anni.Ora se il patrigno se ne va ( in pratica abbandonando il tetto coniugale ) questo usufrutto si prescrive automaticamente...
se la vendita dell'immobile avviene con lui vivente sicuramente l'usufruttuario ha il diritto ci vedere monetizzato il suo usufrutto, oppure l'usufruttutari0 può cedere il suo diritto volontariamente senza compenso. L'usufrutto è un diritto reale legato all'esistenza in vita della persona non si eredita; pertanto i parenti dell'usufruttuario non possono pretendere nulla; chi compra un diritto di usufrutto non diventa usufruttuario anzi sa che tale disponibilità sul bene gli viene a cessare con la morte dell' usufruttuario. Nel caso di vendita del bene con l'usufruttuario ancora in vita la monetizzazione dell'usufrutto viene fatta in base alle prospettive di vita pertanto per una persona di 93 anni il valore percentuale sul valore dell'immobile sarà alquanto basso. Anche in caso di vendita il valore sarà molto basso.Non vorrei mai che possa lui o i suoi parenti vantare diritti sull'eventuale vendita della casa, cedendo il suo diritto dietro compenso.
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