giovanni canale

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Sono proprietario di un rudere situato in un'isola della Toscana, senza tetto, solai, pavimenti etc. iscritto a catasto terreni come " fabbricato rurale " senza altra indicazione; è circondato da quasi un ettaro di terreno . Insiste in zona agricola " di rispetto paesaggistico ed ambientale"; ha una lunghezza esterna di circa 10 mt e larghezza esterna di circa 5 mt.
Una metà è su due piani con apertura di entrata al piano terra e primo piano ( senza solaio ) con due finestre. Manca del tutto del tetto , dei solaio e dei pavimenti; le pareti di questa metà terminano con profilo " a capanna " . All'interno presenta tracce di un focolare, o canna fumaria. L'altezza alla base del tetto è di circa 5,30 mt. L'altra metà è un vano quadrato con ancora le pareti laterali alte almeno 2,80 mt.
Il problema è questo: - Secondo le norme del P.d.F. del Comune ci sono dei vincoli: in quella zona gli edifici esistenti possono essere restaurati mantenendo la planimetria esistente. Se sono immobili adibiti ad abitazione può essere richiesto il cambio di destinazione da agricolo a residenziale, ma per gli "annessi agricoli " non può essere mutata la destinazione.
- Il comune non ha alcuna documentazione che ne stabilisca la vecchia destinazione. Nelle planimetrie catastali appare a partire dal 1900. - Io sono riuscito a scovare il nipote dell'antico proprietario che può testimoniare che l'immobile era usato come abitazione con stalla annessa da suo nonno. - Il geometra che ha preso in carica questa pratica ( dereruralizzazione con iscrizione al Catasto Fabbricati, aggiornamento delle visure catastali )è disposto a compilare una relazione tecnica descrittiva dell'immobile mettendo in evidenza le sue similitudini con un'abitazione agricola del tempo. ( di fine '800 ). La domanda è questa: Con queste documentazioni , in caso di presentazione per progetto di ristrutturazione dell'immobile con destinazione ad abitazione e non ad annesso agricolo, il Comune è tenuto a rilasciare l'autorizzazione?
Grazie a chi mi può confortare con la sua risposta.
Giovanni
-
 

Boss05

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Io penso che se riesci a dimostrare che questo fabbricato, ormai diroccato, era una abitazione allora perchè il Comune dovrebbe farti problemi per restaurarla cambiando la destinazione da agricolo a residenziale?! Tanto più se il vostro regolamento comunale prevede espressamente la possibilità di farlo. Cmq nelle piantine catastale del 1900 che hai trovato che destinazione ha questo fabbricato?
 

giovanni canale

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Per Boss 05: non si tratta di cambio di destinazione da agricolo a residenziale, il problema che se è considerato un magazzino, un deposito attrezzi o una semplice stalla ( cioè un annesso agricolo ) non potrà essere ristrutturato per destinarlo ad abitazione, che sia agricola o residenziale. Ti invio una foto del rudere: ti sembra un magazzino o non piuttosto un'abitazione con stalla annessa, tipiche dell'inizio del secolo scorso o di quello precedente?
Io temo che questa importante differenziazione sia decisa in maniera soggettiva dal tecnico comunale.
Cosa ne pensi?
Grazie
 

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Daniele 78

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@giovanni canale secondo me se sei riesci a dimostrare che la vecchia destinazione d'uso era residenziale ed il Comune no, puoi fare la ristrutturazione come abitazione. Vista così mi sembra la classica abitazione del fattore con stalla o fienile annessi...
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
È iscritto come fabbricato rurale? La legge ti obbliga, scadenza l'anno passato, a passarlo al catasto fabbricati civili. Vai al catasto con un geometra e passalo a civile. Nel paese dove ho una casa lo riescono ancora a fare. Altrimenti per legge il comune e' costretto a passarlo di ufficio addebitando le spese. Lo devono fare per forza di legge.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il rudere è privo di copertura e non ha un volume definito. A rigor di logica non potrebbe essere più restaurato. Molti comuni chiudono un occhio e permettono l'intervento radicale, recuperando l'immobile. Evidentemente la pratica deve essere inizialmente presentata al comune. Se la risposta è positiva puoi procedere all'accatastamento del fabbricato in corso di costruzione, F/3, senza destinazione. Una volta eseguiti i lavori si procederà alla variazione con l'assegnazione della categoria e classe. Un chiarimento sull'affermazione "nelle planimetrie catastali appare a partire dal 1900." Le planimetrie alle quali ti riferisci sono le mappe catastali dove i fabbricati esistenti all'inizio del secolo scorsa sono stati indicati nella loro ubicazione ed estensione fra gli appezzamenti di terreno.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Se è privo di copertura non può essere più passato a fabbricato civile? Perché allora il comune dove ho una casa, chiuderebbe sempre un occhio!
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Il "rudere" è bellissimo e in un contesto altrettanto bello, merita d'essere salvato. Se presenta una canna fumaria direi che questo è un indizio perché possa essere considerato anche abitazione. Io proverei a fare una ricerca in Comune onde vedere dove il precedente proprietario aveva la residenza. Mi sembra un edificio molto antico, farei anche un'indagine locale onde vedere se esistono situazioni similari.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Non tutti i Comuni sono solerti ed intelligenti da capire che permettere di salvare un immobile di quel tipo e inquadrarlo in aree di restauro assicurerebbe di recuperarlo (quindi recuperare anche tutte le tasse collegate) e mantenere il carattere "storico" della zona. Il mio Comune è un esempio di scarsa solerzia ed intelligenza.
 

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