Gatta
Membro Attivo
In una non lontana assemblea condominiale,in occasione della conferma dell'Amm.re in carica,si affrontò il tema della retribuzione.Mi si chiese un parere.Venni colto in....contropiede,ma con la mia (modesta) esperienza giuridica,riuscii a salvarmi parlando della figura giuridica del mandato e delle norme civilistiche sul punto e della "discrezionalità" da parte dell'assemblea sulla somma da riconoscere.
Ora mi si ripropone l'argomento e,sperando di fare cosa gradita al Forum,vedrò di affrontarlo in sintesi.
1.Non esiste un "prezziario" per l'amm.re del c. L'onorario viene determinato in base alle reali caratteristiche dell'immobile ed alle effettive esigenze dei proprietari.Si tenga altresì presente che il condominio è sostituto d'imposta ed è tenuto ad importanti e gravosi adempimenti fiscali.
Le associazioni professionali di categoria (Anaci,ecc) hanno dovuto rinunciare ai tariffari proposti perchè l'Autorità garante (Antitrust) li ha considerati lesivi del libero mercato.
2.Diritto.Con recente sentenza (Cassaz.Civ.II-n7057,24.3.2009) la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi sulla questione "compenso amm.re", precisando il rapporto tra contenuto del preventivo e contenuto del verbale ai fini della valutazione delle richieste del professionista. L'onorario non deve rispettare alcun tariffario:non esistendo un ordine professionale non vigono tariffe minime o massime da rispettare,nè tanto meno singole voci di spese che possano esser considerate lecite o illecite.Pertanto varrà la libera contrattazione.
3.L'amm.re condominiale è mandatario della collettività condominiale ed è soggetto alle disposizioni di cui all'art.1703cc correlati alla responsabilità contrattuale ex 1218;vanno altresì richiamati gli artt.1129,30,31,35u.c,nonchè 1375 per cui "il contratto dev'essere eseguito secondo buona fede".
Tanto preme sottolineare perchè venga ben valutata questa figura e si possa per l'appunto "riconoscere" una giusta ricompensa alla persona che svolge compiti così delicati.
Mi auguro di non averVi tediato con tutti questi articoli del codice e,ringraziando dell'attenzione,porgo un cordiale saluto a tutti i visitatori del Forum
Gatta
Ora mi si ripropone l'argomento e,sperando di fare cosa gradita al Forum,vedrò di affrontarlo in sintesi.
1.Non esiste un "prezziario" per l'amm.re del c. L'onorario viene determinato in base alle reali caratteristiche dell'immobile ed alle effettive esigenze dei proprietari.Si tenga altresì presente che il condominio è sostituto d'imposta ed è tenuto ad importanti e gravosi adempimenti fiscali.
Le associazioni professionali di categoria (Anaci,ecc) hanno dovuto rinunciare ai tariffari proposti perchè l'Autorità garante (Antitrust) li ha considerati lesivi del libero mercato.
2.Diritto.Con recente sentenza (Cassaz.Civ.II-n7057,24.3.2009) la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi sulla questione "compenso amm.re", precisando il rapporto tra contenuto del preventivo e contenuto del verbale ai fini della valutazione delle richieste del professionista. L'onorario non deve rispettare alcun tariffario:non esistendo un ordine professionale non vigono tariffe minime o massime da rispettare,nè tanto meno singole voci di spese che possano esser considerate lecite o illecite.Pertanto varrà la libera contrattazione.
3.L'amm.re condominiale è mandatario della collettività condominiale ed è soggetto alle disposizioni di cui all'art.1703cc correlati alla responsabilità contrattuale ex 1218;vanno altresì richiamati gli artt.1129,30,31,35u.c,nonchè 1375 per cui "il contratto dev'essere eseguito secondo buona fede".
Tanto preme sottolineare perchè venga ben valutata questa figura e si possa per l'appunto "riconoscere" una giusta ricompensa alla persona che svolge compiti così delicati.
Mi auguro di non averVi tediato con tutti questi articoli del codice e,ringraziando dell'attenzione,porgo un cordiale saluto a tutti i visitatori del Forum
Gatta