Quindi ha ragione una mia conoscente, seguendo il tuo discorso..... E' successo che lei si è rivolta ad un'agenzia, la quale professionalmente ha saputo centrare l'obiettivo con una sola visita.
La mia conoscente, in virtù del fatto di non aver fatto perdere tempo all'agenzia, ha preteso dal mediatore uno sconto di un terzo delle provvigioni. Tu come la vedi, giusta?
Ti faccio un'altro esempio: vado a cercare una camicia, oppure un nuovo taglio di capelli. La commessa o la parrucchiera, azzeccano esattamente il mio desiderio, senza farmi perdere tempo, e senza perderne nemmeno loro.
Chi è che deve fare lo sconto a chi?
Ovvero, in quel caso è stato professionale il mediatore, o dobbiamo parlare solo di fortuna?
Andiamo a scandagliare meglio le ragioni: il mediatore, quanto ha dovuto girare, telefonare, perdere tempo al fine di avere l'oggetto giusto al momento giusto? Possiamo attribuirgli una colpa (la richiesta di sconto), se ha trovato al primo colpo l'immobile giusto al cliente giusto?
Ho visto potenziali clienti stremati dal fatto di aver visitato oltre 30 immobili, vuoi perchè il mediatore gli faceva vedere tutt'altro rispetto ai loro desideri, vuoi perchè il mercato non offriva un granchè.
Ma siamo andati fuori tema....
Il sunto, ritornando al questione principale del nostro redragon, è che ogni parte in causa deve tenere un comportamento chiaro sin dall'inizio, secondo legge o usi e costumi.
Qui non stiamo sindacando se un mediatore prende il 2 o il 3 o il 4 % di provvigione, ma una furbata di calcolo sull'imponibile.
Voglio vedere come fa a giustificare davanti al notaio, una fattura provvigionale su un importo dichiarato diverso dall'imponibile di cui è oggetto la fattura.
Nel caso di non dichiarazione del mediatore al notaio, voglio invece vedere se il mediatore ha il coraggio di aumentare l'importo fatturato anzichè applicare uno sconto.
Poi, aprendo una parentesi sulla comunicazione e marketing, ogni immobile ha una sua storia e prezzo e va pubblicizzato su un mezzo pubblicitario od un altro a seconda del target che si va a colpire. E' ovvio che su riviste di pregio, a differenza dei free press, non converrà mai mettere immobili da mercato medio, ma ti dirò di più, per come la penso io in questo caso, non vale tanto l'immobile che andrai ad inserire in particolare ma l'immagine che vuoi dare all'agenzia, con foto e testi di gusto, a prescindere che l'immobile in foto sia stato venduto o meno. L'importante è agganciare il lettore, poi sta alla bravura di un agente immobiliare interpretare le aspettative del cliente e curarlo in ogni aspetto.
Ciao ciao e buon appetito a tutti