Un acquirente decide di presentare una proposta di acquisto per un appartamento soggetto a prelazione da parte di un'altro erede.
Allo scopo di scoraggiare la prelazione propone di presentare la proposta di acquisto ad un prezzo maggiore rispetto alla cifra realmente offerta e di garantirsi con una scrittura privata tra lui ed il venditore.
Nella scrittura privata, di comune accordo col venditore, verrà stabilito che l'importo indicato nella proposta ha il solo scopo di scoraggiare la prelazione e quindi che la vendita avverrà per il prezzo realmente offerto (più basso di circa un 15% rispetto al prezzo indicato.
A parte qualsiasi altra considerazione, è possibile realmente operare in questo modo?
In che modo sarebbe possibile documentare il pagamento di una cifra più alta rispetto a quella pagata realmente?
In che modo il venditore potrebbe restituire all'acquirente la differenza tra la somma dichiarata e quella pagata?
Allo scopo di scoraggiare la prelazione propone di presentare la proposta di acquisto ad un prezzo maggiore rispetto alla cifra realmente offerta e di garantirsi con una scrittura privata tra lui ed il venditore.
Nella scrittura privata, di comune accordo col venditore, verrà stabilito che l'importo indicato nella proposta ha il solo scopo di scoraggiare la prelazione e quindi che la vendita avverrà per il prezzo realmente offerto (più basso di circa un 15% rispetto al prezzo indicato.
A parte qualsiasi altra considerazione, è possibile realmente operare in questo modo?
In che modo sarebbe possibile documentare il pagamento di una cifra più alta rispetto a quella pagata realmente?
In che modo il venditore potrebbe restituire all'acquirente la differenza tra la somma dichiarata e quella pagata?