Salve a tutti, ho scritto un paio di post su questo forum per richiedere alla comunità di propit dei consigli per la vendita del mio immobile per la quale sto procedendo senza avvalermi di un'Agenzia.. E in effetti, dopo un paio di mesi, siamo arrivati al punto di aver trovato un acquirente che sabato vuole incontrarci per formalizzare una proposta d'acquisto. Ma dovendo noi anche acquistare contemporaneamente un'altro immobile (già visionato e stiamo prendendo accordi con l'immobiliare che ne cura la vendita), vorremmo in qualche modo vincolare questo promissario acquirente ricevendo da lui un assegno (anche 5000 euro...) a titolo di caparra confirmatoria, per rendere vincolante la sua proposta fino alla accettazione di questa da parte nostra, per un periodo di tempo (10-15 giorni) sufficienti per aprire una trattativa per l'acquisto del nuovo immobile da parte nostra. In termini semplici, noi accettiamo la proposta di acquisto di Tizio (il nostro promissario acquirente) solo se Caio (il venditore dell'immobile che dovremmo ricomperare) accetta a sua volta una nostra proposta d'acquisto. E nel tempo (15-20 gg da definire nella proposta) che intercorre tra l'accettazione della proposta di Tizio a noi e l'accettazione della proposta per l'appartamento di Caio da parte nostra, vogliamo essere sicuri del fatto che il nostro promissario acquirente non ci ripensi.
Gli abbiamo chiesto di allegare alla sua proposta un assegno che ovviamente non incasseremo fino a che non accetteremo la sua proposta firmandola (che poi, a prescindere dal fatto che noi dobbiamo acquistare o meno un'altro immobile, credo che abbiamo il diritto di prenderci qulche giorno per riflettere prima di firmarla ma da come la vediamo noi , una proposta senza una caparra confirmatoria non ha alcun valore.
Mi dite come ci dobbiamo comportare io e mio marito? Insomma possiamo spiegare a Tizio che una proposta d'acquisto non è valida se non è accompagnata da un assegno da ritenersi come caparra confirmatoria che noi comunque restituiremmo a Tizio se non dovessimo accettare la sua proposta?
Lui dice che ci possiamo fidare, che il padre è disposto a fare subito un compromesso registrato davanti al notaio anche dopo pochi giorni dall'accettazione da parte nostra della proposta d'acquisto ma è titubante sulla consegna dell'assegno. Io per contro non mi fido.
Perchè per assurdo potrebbe accadere che noi accettiamo la sua proposta priva di caparra, blocchiamo l'altro immobile, diamo la caparra all'altro venditore che accetta la nostra di proposta e poi Tizio si tira indietro e si rifiuta di procedere, oppure Tizio si ammala e non può procedere all'acquisto di casa nostra e noi a questo punto resteremmo con il nostro appartamento invenduto e un preliminare stipulato per un nuovo acquisto.
Esiste un altro modo per vincolare Tizio nei nostri confronti fintanto che la sua proposta d'acquisto non venga accettata da noi? Potete consigliarmi su come procedere? Grazie e spero di essere stata chiara
Gli abbiamo chiesto di allegare alla sua proposta un assegno che ovviamente non incasseremo fino a che non accetteremo la sua proposta firmandola (che poi, a prescindere dal fatto che noi dobbiamo acquistare o meno un'altro immobile, credo che abbiamo il diritto di prenderci qulche giorno per riflettere prima di firmarla ma da come la vediamo noi , una proposta senza una caparra confirmatoria non ha alcun valore.
Mi dite come ci dobbiamo comportare io e mio marito? Insomma possiamo spiegare a Tizio che una proposta d'acquisto non è valida se non è accompagnata da un assegno da ritenersi come caparra confirmatoria che noi comunque restituiremmo a Tizio se non dovessimo accettare la sua proposta?
Lui dice che ci possiamo fidare, che il padre è disposto a fare subito un compromesso registrato davanti al notaio anche dopo pochi giorni dall'accettazione da parte nostra della proposta d'acquisto ma è titubante sulla consegna dell'assegno. Io per contro non mi fido.
Perchè per assurdo potrebbe accadere che noi accettiamo la sua proposta priva di caparra, blocchiamo l'altro immobile, diamo la caparra all'altro venditore che accetta la nostra di proposta e poi Tizio si tira indietro e si rifiuta di procedere, oppure Tizio si ammala e non può procedere all'acquisto di casa nostra e noi a questo punto resteremmo con il nostro appartamento invenduto e un preliminare stipulato per un nuovo acquisto.
Esiste un altro modo per vincolare Tizio nei nostri confronti fintanto che la sua proposta d'acquisto non venga accettata da noi? Potete consigliarmi su come procedere? Grazie e spero di essere stata chiara