Salve, torno a scrivervi per porre un quesito alla comunità di propit
Procedendo a piccoli passi (che fatica la trattativa di compravendita immobiliare), stiamo cercando di vendere (da privati, senza agenzia) il nostro appartamento, sperando di riacquistare, contmporaneamente un'altro immobile. Anzi la vendita del nostro è subordinata all'accettazione di una nostra proposta per l'acquisto dell'altro.
Abbiamo un acquirente che ci ha presentato ieri una proposta d'acquisto che in termini economici ci soddisfa ma non abbiamo potuto accettarla immediatamente proprio perchè a nostra volta vorremmo prima che ci fosse accettata la nostra proposta di acquisto. pertanto abbiamo chiesto all'acquirente di lasciarci un'assegno di 5000 euro allegato alla proposta e riservandoci di accettarla o meno entro 3 settimane (il tempo di intavolare una trattativa con i venditori dell'altra casa). Ovviamente abbiamo specificato che la proposta è vincolante per lui (in questo intervallo di tempo non può ripensarci, pena la perdita dell'acconto/caparra)) e che noi non incasseremo il suo assegno fino ad accettazione avvenuta della proposta (sempre entro i termini fissati). Lui ha consegnato l'assegno a mio marito che però non ha controllato che tale assegno è post datato e incassabile dal 20 Aprile. Io naturalmente ho ricontattato l'acquirente specificando che non voglio un assegno post datato e lui mi ha detto di averlo fatto solo perchè noi gli avevami dichiarato che ci saremmo concessi 2-3 settimane per riflettere sulla sua proposta. mi ha assicurato che ci farà avere al più presto un assegno con la data di ieri perchè io non mi sento tutelata. Però vorrei un vostro parere.
La banca mi ha detto che anche un assegno post datato è incassabile in anticipo (salvo il pagamento dell'imposta di bollo del 12 per mille) ed è comunque protestabile (cioè il creditore può pretendere comunque quella cifra). Io non sono tranquilla. se l'acquirente ci ripensasse prima della nostra decisione accettazione e prima dei termini di scadenza di quest'ultima, potremmo noi comunque pretendere di incassare lo stesso l'assegno, al 20 Aprile o prima? Anche perchè noi nel frattempo rischieremmo di vedere accettata la nostra proposta d'acquisto per l'altro appartamento e quindi rischieremmo di perdere noi 5000 euro allegati a tale proposta! Mi aiutate a capire come devo muovermi? Grazie
Procedendo a piccoli passi (che fatica la trattativa di compravendita immobiliare), stiamo cercando di vendere (da privati, senza agenzia) il nostro appartamento, sperando di riacquistare, contmporaneamente un'altro immobile. Anzi la vendita del nostro è subordinata all'accettazione di una nostra proposta per l'acquisto dell'altro.
Abbiamo un acquirente che ci ha presentato ieri una proposta d'acquisto che in termini economici ci soddisfa ma non abbiamo potuto accettarla immediatamente proprio perchè a nostra volta vorremmo prima che ci fosse accettata la nostra proposta di acquisto. pertanto abbiamo chiesto all'acquirente di lasciarci un'assegno di 5000 euro allegato alla proposta e riservandoci di accettarla o meno entro 3 settimane (il tempo di intavolare una trattativa con i venditori dell'altra casa). Ovviamente abbiamo specificato che la proposta è vincolante per lui (in questo intervallo di tempo non può ripensarci, pena la perdita dell'acconto/caparra)) e che noi non incasseremo il suo assegno fino ad accettazione avvenuta della proposta (sempre entro i termini fissati). Lui ha consegnato l'assegno a mio marito che però non ha controllato che tale assegno è post datato e incassabile dal 20 Aprile. Io naturalmente ho ricontattato l'acquirente specificando che non voglio un assegno post datato e lui mi ha detto di averlo fatto solo perchè noi gli avevami dichiarato che ci saremmo concessi 2-3 settimane per riflettere sulla sua proposta. mi ha assicurato che ci farà avere al più presto un assegno con la data di ieri perchè io non mi sento tutelata. Però vorrei un vostro parere.
La banca mi ha detto che anche un assegno post datato è incassabile in anticipo (salvo il pagamento dell'imposta di bollo del 12 per mille) ed è comunque protestabile (cioè il creditore può pretendere comunque quella cifra). Io non sono tranquilla. se l'acquirente ci ripensasse prima della nostra decisione accettazione e prima dei termini di scadenza di quest'ultima, potremmo noi comunque pretendere di incassare lo stesso l'assegno, al 20 Aprile o prima? Anche perchè noi nel frattempo rischieremmo di vedere accettata la nostra proposta d'acquisto per l'altro appartamento e quindi rischieremmo di perdere noi 5000 euro allegati a tale proposta! Mi aiutate a capire come devo muovermi? Grazie