ag1987

Nuovo Iscritto
Salve, sono qui a sottoporvi un caso abbastanza particolare a mio parere. Nel 1967 è stato realizzato un edificio per civile abitazione di grande entità e nel 1972 è stata rilasciata l'abitabilità. Questa realizzazione era ed è ancora oggi composta da 4 grandi palazzine tutte collegate fra loro a formare un unico, grande fabbricato con 4 scale d'accesso.I vani posti a livello stradale, sono tutti composti da garage, un locale commerciale e un grande studio medico.
Questa è la situazione che si presenta attualmente.
Qualche mese fa, io e la mia famiglia, abbiamo deciso di ristrutturare un appartamento di cui siamo proprietari nel suddetto edificio e, secondo le attuali normative, abbiamo verificato la conformità al progetto originale.
Quindi, ci siamo recati all'ufficio tecnico e abbiamo reperito tutto il materiale esistente del fabbricato, abbiamo poi preso la piantina catastale e tutta la documentazione necessaria per redigere una semplice cil.
Il problema è sorto nel momento in cui, abbiamo "studiato" il progetto originale, e ci siam resi conto che il progetto originale era COMPLETAMENTE difforme da ciò che era stato realizzato e, sorprese delle sorprese, nel progetto manca del tutto una delle 4 scale d'accesso...proprio quella in cui è presente il nostro l'immobile.
Ovviamente il progetto non aveva locali ai piani stradali ma solo ed esclusivamernte porticati. La documentazione catastale invece, era ovviamente conforme all'esistente ma sappiamo bene che il catasto non è probatorio e quindi serve a ben poco in questo caso.
Fra tutto il materiale reperito all'ufficio tecnico, abbiamo anche trovato un documento inviato da un ente (non ricordo esattamente quale) dove questo esortava il direttore dei lavori ad inviare immediatamente una specie di variante al progetto; questa richiesta è stata del tutto ignorata. Quindi, ciò che abbiamo immediatamente ricercato, è stato il rilascio dell'abitabilità che abbiamo scoperto essere stata rilasciata su di un falso (ovvero l'esistente) senza nessuna corrispondenza al progetto originale. Capite dunque la situazione difficile in cui ci troviamo.Inoltre, in questo caso come si può contestare eventuali abusi edilizi che sono stati realizzati se praticamente l'esistente (con tanto di abitabilità,non dimentichiamolo!) è tutto difforme e tra virgolette, abusivo? e soprattutto mi domando: come può il Comune "apri bocca" su questa faccenda se è stato proprio lui a rilasciare questa abitabilità? In teoria, tutti i 50 condomini, potrebbero chiedere i danni al comune per questa faccenda.....
Attendo con ansia una vostra risposta!!!! Grazie.
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
abbiamo deciso di ristrutturare un appartamento di cui siamo proprietari nel suddetto edificio e, secondo le attuali normative, abbiamo verificato la conformità al progetto originale.
Quando si ristruttura di solito si presenta lo stato di fatto esistente e il progetto...
Qual'è la normativa attuale a cui ti riferisci secondo cui è necessario verificare la conformità al progetto originale?
La documentazione catastale invece, era ovviamente conforme all'esistente ma sappiamo bene che il catasto non è probatorio e quindi serve a ben poco in questo caso.
A quando risale la documentazione catastale? Se al 1967 potrebbe essere considerata probatoria.
è stato il rilascio dell'abitabilità che abbiamo scoperto essere stata rilasciata su di un falso (ovvero l'esistente)
Se l'abitabilità è stata rilasciata sull'esistente non è un falso, certifica (sana) l'esistente,
attendo il riferimento alla normativa a cui ti riferisci
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Non concordo con Bunny. Anche se l'edificio è del 1967, occorre sanare le difformità verificando la doppia conformità a regolamenti e strumenti urbanistici (momento dell'abuso/ attuale). Se le difformità riguardano opere che non fanno volume il tutto si risolve con un permesso di costruire in sanatoria e una sanzione minima (500 euro circa). Invece, come ad esempio i portici, sono ora chiusi e fanno volume, occorre fare la verifica urbanistica del sedime, se i conti non tornano, il comune ordina la riduzione in pristino come da autorizzato. L'abitabilità, oltretutto ottenuta come scrivi su uno stato di fatto non reale, non serve a nulla; se c'è scritto che il tecnico e l'Uff.Sanitario ha visionato l'immobile forse (meglio sentire un avvocato esperto in materia, si può rivalersi sul Comune
 

griz

Membro Storico
Professionista
sicuramente nella questione i condomini sono i meno responsabili, sembra una di quelle situazioni che purtroppo si sono verificate quando sulle abitabilità e varianti si andava parecchio "sportivi"
purtroppo oggi le normative vengono applicate e il problema si pone
è evidente anche la leggerezza dell'Uffiocio Tecnico Comunale che è correspnsabile della situazione
il consiglio di raffaelemaria mi sembra saggio, è necessaria una sanatoria, fatevi assistere da un legale e interloquite col comune facendo un po' di voce grossa, siete nel diritto,
per quanto riguarda i lavori da realizare vi consiglierei di evitare di andare a fondo, presentate lo stato esistente come appunto esistente, e fate le ristrutturazione che volete
la questione della sanatoria potrebbe essere lunga e dovrà necessariamente coinvolgere tutto il condominio
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Il problema è sorto nel momento in cui, abbiamo "studiato" il progetto originale, e ci siam resi conto che il progetto originale era COMPLETAMENTE difforme da ciò che era stato realizzato e, sorprese delle sorprese, nel progetto manca del tutto una delle 4 scale d'accesso...proprio quella in cui è presente il nostro l'immobile.

Hai provveduto a verificare se il costruttore ha chiesto condono per le opere realizzate in difformità alla licenza anche dopo il rilascio dell'abitabilità?

Cosa è trascritto nel rogito circa la descrizione del tuo appartamento?

Ciao salves
 

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