Ciao a tutti!
Ho acquistato un'immobile, piano rialzato e seminterrato, dando incarico ad un geometra addirittura prima di rogitare.
Il suddetto mi propone di ristrutturare entrambi i piani risanando il seminterrato / cantina dichiarato h 2.40 per una futura abitabilita progettando anche un ingresso con scala e posa di termosifoni e impianto elettrico
Lui e' sia progettista che direttore dei lavori.
Suggerisce l' impresa e insieme fanno vari sopralluoghi, prima di firmare contratto di appalto.
Tutti siamo a conoscenza della presenza di tezze diverse come in tutti i seminterrati che vanno da 2.34 a 240cm
Firmo il tutto. Sia a me che all impresa viene consegnata la copia della CILA/DIA nella quale il seminterrato ha altezza 2.40 e figurano i tavolati divisori e le stanze denominate studio camera lavanderia taverna.
Dopo la realizzazione di tavolati scatolette, ingresso con scala, controtelai etc mi chiamana il geometra e poi l impresa per dirmi che non ho le altezze ovunque a 240 e che bisogna rompere il pavimento della cantina in semplice getto di cemento e scavare circa 6mcubi di roba per la modica cifra di 5 mila euro mio carico!!!
Nel contratto di appalto figura la voce rimozione sottofondi piano rialzato 75mq( aveva piastrelloni) e piano seminterrato 75mq ( una sola stanza piastrellata) costo 3mila. Chiedendo ad altre imprese il lavoro sarebbe di circa 1700.
Il punto e' che non credo che debba essere io a sostenere i sudetti costi dal momento che sapevano la situazione e il geometra ha sia responsabilita progettuali che di direzione dei lavori.
Se non saranno fatti i lavori opportuni per altezza 240 non avro agibilita e avro portato inutilmente impianti e aperto ingresso con scala poiche mai mi daranno abitabilita dato che dicono che lasciando cosi portano tutto a 232 cm
Cosa ne pensate e come tutelarsi?
Ho acquistato un'immobile, piano rialzato e seminterrato, dando incarico ad un geometra addirittura prima di rogitare.
Il suddetto mi propone di ristrutturare entrambi i piani risanando il seminterrato / cantina dichiarato h 2.40 per una futura abitabilita progettando anche un ingresso con scala e posa di termosifoni e impianto elettrico
Lui e' sia progettista che direttore dei lavori.
Suggerisce l' impresa e insieme fanno vari sopralluoghi, prima di firmare contratto di appalto.
Tutti siamo a conoscenza della presenza di tezze diverse come in tutti i seminterrati che vanno da 2.34 a 240cm
Firmo il tutto. Sia a me che all impresa viene consegnata la copia della CILA/DIA nella quale il seminterrato ha altezza 2.40 e figurano i tavolati divisori e le stanze denominate studio camera lavanderia taverna.
Dopo la realizzazione di tavolati scatolette, ingresso con scala, controtelai etc mi chiamana il geometra e poi l impresa per dirmi che non ho le altezze ovunque a 240 e che bisogna rompere il pavimento della cantina in semplice getto di cemento e scavare circa 6mcubi di roba per la modica cifra di 5 mila euro mio carico!!!
Nel contratto di appalto figura la voce rimozione sottofondi piano rialzato 75mq( aveva piastrelloni) e piano seminterrato 75mq ( una sola stanza piastrellata) costo 3mila. Chiedendo ad altre imprese il lavoro sarebbe di circa 1700.
Il punto e' che non credo che debba essere io a sostenere i sudetti costi dal momento che sapevano la situazione e il geometra ha sia responsabilita progettuali che di direzione dei lavori.
Se non saranno fatti i lavori opportuni per altezza 240 non avro agibilita e avro portato inutilmente impianti e aperto ingresso con scala poiche mai mi daranno abitabilita dato che dicono che lasciando cosi portano tutto a 232 cm
Cosa ne pensate e come tutelarsi?