Non ce la faccio più, sono trascorsi 12 mesi e ancora non riesco a chiudere lo sfratto. Ho litigato con il mio avvocato, l'ho accusato di andare a favore dell'inquilino piuttosto che a mio favore, il motivo per cui si è generata questa discussione è evidente. Il 21 gennaio l'avvocato ha scritto una lettera all'inquilino invitandolo a pagare l'affitto, ha spedito la lettera per raccomandata che l'inquilino non ha ritirato, quindi ho dovuto aspettare che la cartolina rientrasse per procedere con l'ingiunzione di sfratto. Il 22 febbraio la lettera è ritornata nelle mani dell'avvocato, ora i mesi non pagati erano due, gli ho versato un acconto per procedere con lo sfratto, lei invece l'ingiunzione me l'ha presentata il 2 maggio dicendo che era più sicuro far passare altri mesi di morosità. L'udienza è stata fissata per il 27 giugno, l'inquilino non si è presentato e il primo accesso è stato fissato per il 29 luglio. A questo punto non so per quale motivo all'inquilino gli sono stati concessi altri dieci giorni, fino a quando il secondo accesso è stato fissato per il 17 novembre. Mi sono arrabbiata tantissimo con l'avvocato da mesi mi ha detto che avrebbe accorciato la procedura senza arrivare al terzo accesso, ma che avrebbe provveduto da subito a far intervenire la polizia, questo inquilino mi sta arrecando molti danni a me, ai vicini di casa, ci sono diverse denunce da parte mia e dei vicini, quindi i presupposti per mandarlo via prima ci sono tutti, ma lei continua a prendersela comoda, tanto che l'ho accusata di fare l'interesse del mio inquilino e non il mio. lei si è risentita di questo e mi ha fatto sapere che andrà al consiglio dell'ordine per chiedere cosa deve fare visto che le sto creando dei problemi di natura professionale. Sinceramente ho espresso solo il mio punto di vista, se lei come avvocato non è in grado di guadagnarsi la fiducia del suo cliente è un suo problema non mio. Il fatto sta che il terzo accesso è stato fissato per il 12 dicembre e quello con la polizia il 29 gennaio, non è stato possibile fissare una data più vicina, perché da quanto dice l'avvocato il prefetto con un'ordinanza avrebbe vietato in questi giorni festivi l'intervento della polizia per eseguire gli sfratti. Quello che mi fa dubitare di lei è: perché l'ingiunzione di sfratto è stata presentata a maggio quando si poteva agire a marzo, poi come mai da luglio siamo finiti a novembre. Lei mi parla sempre di ritardo di atto di precetto, alla cassa non risulta l'atto, ecc... non ho capito bene quale sia la procedura da seguire e in quali tempi, qualcuno chissà un ufficiale giudiziario può aiutarmi a capire? Solo oggi ho scoperto che non è lei direttamente ad interessarsi della pratica, ma si è unita a un altro avvocato ed è lui che figura nella pratica di sfratto. Non vorrei che ogni volta che bisogna redigere l'atto di precetto lei deve recuperare la firma dell'altro avvocato che non sempre è reperibile, portando dei ritardi nella consegna e nello svolgimento della pratica stessa. Aiutatemi a capire prima che vada a denunciarla all'ordine degli avvocati. Grazie.