Questo non è detto: dipende dalla temperatura di mandata e in ogni caso la perdita del beneficio è parziale.perdendo i benefici della condensazione
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Questo non è detto: dipende dalla temperatura di mandata e in ogni caso la perdita del beneficio è parziale.perdendo i benefici della condensazione
mi permetto di dissentire avendo due appartamenti uno al primo piano, con sotto l'androne condominiale, ed uno posto all'ultimo piano, in un altro palazzo e città. Quando si usavano le caldaie tradizionali, senza termovalvole, in casa si raggiungevano i 22/23 gradi. Oggi con le termovalvole settate sul 3 20/21 gradi, e stare seduto davanti al pc per diverse ore ci vuole il vecchio e buon scialle della nonna.In parallelo certi alloggi erano costretti a chiudere le valvole o aprire le finestre
Sicuramente in passato nei condomini chi non superava mai i17 gradi protestava ed il responsabile della conduzione termica si attivava e alzava la temperatura. In parallelo certi alloggi erano costretti a chiudere le valvole o aprire le finestre
Io invece sono d'accordo. Per un certo periodo ho abitato al terzo piano in un edificio di cinque. Avevo 23-24 gradi in casa, e nonostante aprissimo le finestre per rinfrescare l'aria, mi ammalavo in continuazione. Ma per mia moglie, che invece era freddolosa, era una goduria. Ed era, ovviamente, un grande spreco.mi permetto di dissentire
Dissenti pure. Dissento anch’io. Portavo solo un esempio: i condominii anni 60-70 avevano un equilibrio molto approssimativo, per cui gli alloggi centrali andavano arrosto per dare 18 gradi all’ultimo piano o al primo col piano pilotis.mi permetto di dissentire
per ripicca metterà i piedi freddi dalla tua parteOra ci sono le valvole termostatiche, ma coma se la cava la moglie, sinceramente non lo so.
senz'altro ma non lo farei così drammatica. Ho abita a Milano per 33 anni al IV ed ultimo piano avevamo i caloriferi con moltissimi elementi quelli dei piani centrali ne avevano la metà o giù di lì. Cercavano un equilibro con la potenza installata. Il riscaldamento si pagava in base alla potenza installata e non secondo il calore prelevato, per cui anziché spegnere i termosifoni la gente, per principio, li teneva accesi ed apriva le finestre.i condominii anni 60-70 avevano un equilibrio molto approssimativo,
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