basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Sicuramente in passato nei condomini chi non superava mai i17 gradi protestava ed il responsabile della conduzione termica si attivava e alzava la temperatura. In parallelo certi alloggi erano costretti a chiudere le valvole o aprire le finestre
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
In parallelo certi alloggi erano costretti a chiudere le valvole o aprire le finestre
mi permetto di dissentire avendo due appartamenti uno al primo piano, con sotto l'androne condominiale, ed uno posto all'ultimo piano, in un altro palazzo e città. Quando si usavano le caldaie tradizionali, senza termovalvole, in casa si raggiungevano i 22/23 gradi. Oggi con le termovalvole settate sul 3 20/21 gradi, e stare seduto davanti al pc per diverse ore ci vuole il vecchio e buon scialle della nonna.
Allego foto in tempo reale ma per onestà devo dire che il riscaldamento parte alle 16
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davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sicuramente in passato nei condomini chi non superava mai i17 gradi protestava ed il responsabile della conduzione termica si attivava e alzava la temperatura. In parallelo certi alloggi erano costretti a chiudere le valvole o aprire le finestre

mi permetto di dissentire
Io invece sono d'accordo. Per un certo periodo ho abitato al terzo piano in un edificio di cinque. Avevo 23-24 gradi in casa, e nonostante aprissimo le finestre per rinfrescare l'aria, mi ammalavo in continuazione. Ma per mia moglie, che invece era freddolosa, era una goduria. Ed era, ovviamente, un grande spreco.

Ora ci sono le valvole termostatiche, ma coma se la cava la moglie, sinceramente non lo so.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
La sensibilità alla temperatura è abbastanza soggettiva e dipendente da come uno è vestito. Per me, stare davanti al PC per due ore a soli 19°C sarebbe impossibile. Il raffreddore sarebbe assicurato. Io inizio a ragionare a 21°C. Un conto è se ci si muove, un altro è se si sta fermi e seduti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sono nel mio studio in un locale della mia abitazione davanti al computer e la temperatura è 18°C. Ovviamente sono coperto adeguatamente con un maglione invernale. Il riscaldamento autonomo non l'ho ancora acceso. Ora chiudo l'ufficio e cenando, mi sorseggio un buon bicchiere di vino. Vi saluto, buona serata!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
mi permetto di dissentire
Dissenti pure. Dissento anch’io. Portavo solo un esempio: i condominii anni 60-70 avevano un equilibrio molto approssimativo, per cui gli alloggi centrali andavano arrosto per dare 18 gradi all’ultimo piano o al primo col piano pilotis.
Oggi con valvole, cappotto, contabilizzazione, si sta rimediando
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
i condominii anni 60-70 avevano un equilibrio molto approssimativo,
senz'altro ma non lo farei così drammatica. Ho abita a Milano per 33 anni al IV ed ultimo piano avevamo i caloriferi con moltissimi elementi quelli dei piani centrali ne avevano la metà o giù di lì. Cercavano un equilibro con la potenza installata. Il riscaldamento si pagava in base alla potenza installata e non secondo il calore prelevato, per cui anziché spegnere i termosifoni la gente, per principio, li teneva accesi ed apriva le finestre.
 

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