Quattro anni fa mia madre, ultrasettantenne, diede in affitto il suo appartamento a 2 studenti universitari poiche' si trasferi' presso di me.
Contratto regolare 4+4 salvo che i due giovani chiesero, a causa di penuria di soldi, di far permanere l'utenza elettrica a nome di mia mamma con la promessa di regolarizzare con un subentro nell'ambito di pochi mesi.
I due ragazzi parevano affidabili, la cauzione di 3 mesi ... e pertanto cio' fu-ahime'- concesso. N.B. I pagamenti dell'utenza erano tramite bollettini da saldare in posta.
Tutto bene: canoni pagati se pur sempre un po' in ritardo ed alla mia successiva domanda "avete fatta la voltura ? " venne risposto "tutto ok".
Ed io feci l'errore di non controllare tramite telefonata all' A2A.
Ora salta fuori un conguaglio dell'estate 08 (quindi dopo un anno e mezzo dall'inizio affittanza) mai saldato. Elettricita' solo utilizzata da loro poiche' l'utenza, all'uscita di mamma, era assolutamente in pari. 446 eu che l'azienda ovviamente chiede a mia madre.
Gli inquilini nicchiano: uno ha dato disdetta ca. 1 anno fa ed e' ora a 1000 km, l'altro che ora risponde in solido per l'intero canone afferma di non aver soldi ( e' ora impiegato a tempo indeterminato).
L'azienda ha, da una settimana, abbassato il quantitativo erogato per cui parte degli elettrodomestici sono inutilizzabili con gran lamentela dell' inquilino residuo che questo mese, per la prima volta, non ha pagato il canone.
A breve l'azienda chiudera' la fornitura. L'inquilino chiedera' che essa venga riaperta a suo nome ed a mia madre non rimarra' che rivolgersi ad un avvocato spertando di ottenere qualcosa oltre a spendere parecchio.
Mia madre potrebbe scrivere all'uff. legale dell' A2a diffidando che l' utenza chiusa possa essere riaperta da altri richiedenti (vd. l'inquilino) ma temo che se cosi' facesse ledebbe uno dei milioni e milioni di diritti che gli inquilini, anche insolventi, sempre e comunque hanno. Giusto ?
Nel contratto, un normale stampato allora acquistato in cartloleria non si fa menzione specifica alle utenze di luce e gas salvo che nell'ultima pagina si scrissero le letture di luce e gas che apparivano su i contatori al momento delle firme.
l'inquilino non risponde ne' a telefonate, l'azienza a breve chiudera' l'utenza...
Nel contratto il corrispettivo di locazione e' suddiviso : un tot come canone ed un tot forfettario per rimborso spese. Rimborso spese che era inteso per le spese condominiali e non gia' per le utenze, ma potrebbe essere inteso in tale modo ??? notate pero' che successivamente quando si parla degli annuali successivi aumenti istat lo si specifica sia per il canone che per le spese CONDOMINIALI forfettarie. Il che non dovrebbe lasciar adito a dubbi, salvo sofismi.
Chiiedo a chi volesse e sapesse che dovrebbe fare mia madre ora 85enne .
grazie per la cortese disponibilita'
Contratto regolare 4+4 salvo che i due giovani chiesero, a causa di penuria di soldi, di far permanere l'utenza elettrica a nome di mia mamma con la promessa di regolarizzare con un subentro nell'ambito di pochi mesi.
I due ragazzi parevano affidabili, la cauzione di 3 mesi ... e pertanto cio' fu-ahime'- concesso. N.B. I pagamenti dell'utenza erano tramite bollettini da saldare in posta.
Tutto bene: canoni pagati se pur sempre un po' in ritardo ed alla mia successiva domanda "avete fatta la voltura ? " venne risposto "tutto ok".
Ed io feci l'errore di non controllare tramite telefonata all' A2A.
Ora salta fuori un conguaglio dell'estate 08 (quindi dopo un anno e mezzo dall'inizio affittanza) mai saldato. Elettricita' solo utilizzata da loro poiche' l'utenza, all'uscita di mamma, era assolutamente in pari. 446 eu che l'azienda ovviamente chiede a mia madre.
Gli inquilini nicchiano: uno ha dato disdetta ca. 1 anno fa ed e' ora a 1000 km, l'altro che ora risponde in solido per l'intero canone afferma di non aver soldi ( e' ora impiegato a tempo indeterminato).
L'azienda ha, da una settimana, abbassato il quantitativo erogato per cui parte degli elettrodomestici sono inutilizzabili con gran lamentela dell' inquilino residuo che questo mese, per la prima volta, non ha pagato il canone.
A breve l'azienda chiudera' la fornitura. L'inquilino chiedera' che essa venga riaperta a suo nome ed a mia madre non rimarra' che rivolgersi ad un avvocato spertando di ottenere qualcosa oltre a spendere parecchio.
Mia madre potrebbe scrivere all'uff. legale dell' A2a diffidando che l' utenza chiusa possa essere riaperta da altri richiedenti (vd. l'inquilino) ma temo che se cosi' facesse ledebbe uno dei milioni e milioni di diritti che gli inquilini, anche insolventi, sempre e comunque hanno. Giusto ?
Nel contratto, un normale stampato allora acquistato in cartloleria non si fa menzione specifica alle utenze di luce e gas salvo che nell'ultima pagina si scrissero le letture di luce e gas che apparivano su i contatori al momento delle firme.
l'inquilino non risponde ne' a telefonate, l'azienza a breve chiudera' l'utenza...
Nel contratto il corrispettivo di locazione e' suddiviso : un tot come canone ed un tot forfettario per rimborso spese. Rimborso spese che era inteso per le spese condominiali e non gia' per le utenze, ma potrebbe essere inteso in tale modo ??? notate pero' che successivamente quando si parla degli annuali successivi aumenti istat lo si specifica sia per il canone che per le spese CONDOMINIALI forfettarie. Il che non dovrebbe lasciar adito a dubbi, salvo sofismi.
Chiiedo a chi volesse e sapesse che dovrebbe fare mia madre ora 85enne .
grazie per la cortese disponibilita'