Esiste, poiché per l’applicazione della franchigia dell'imposta sulle successioni si deve tener conto delle donazioni fatte in vita dal defunto in favore degli eredi o legatari.
Il valore di tali donazioni deve essere attualizzato alla data di apertura della successione.
Infatti l'art. 8, comma 4 del T.U. approvato con D.P.R. n. 346/1990 prevede:
La cosa è discutibile quantomeno con degli opportuni distinguo in base al periodo temporale in cui sono avvenuti le donazioni.
Manco di giurisprudenza al riguardo...ma esiste un contrasto fra "amministrazione finanziaria " e quanti s'intendono di "dottrina".
Il DL262 del 3/10/2006 è "
istitutivo" e infatti mi pare che al capitolo 47 sia scritto:
47. È istituita l'imposta sulle successioni e donazioni sui trasferimenti di beni e diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito e sulla costituzione di vincoli di destinazione, secondo le disposizioni del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni,...
La "tassazione" delle masse ereditarie esisteva, è stata abrogata e poi, letterlamente, reintrodotta
. ex-novo (cambiando aliquote e parametri)
..quindi nuova tassa (seppur richiamando Leggi precedenti ) e non si dovrebbe ricalcolare ciò che prima di una nuova tassa erano operazioni esenti.
Che l'amministrazione finanziaria (tipicamente il "sanguinsuga") non perda occasione per interpretare
pro domo sua non significa che non ci si possa mettere in contrasto con essa (e spesso averne ragione).
Ovviamente e fintanto che si resta nelle quote citate da
@Fabinus meglio non porsi il problema...ma chi ha orecchi e soprattutto balla con altre cifre... intenda.