Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Sono sempre più numerosi i soggetti che cominciano a beneficiare dell'iscrizione a Fondi pensionistici integrativi, istituiti alla fine degli anni '70 e, quindi, iniziano a palesarsi alcune questioni legate a tale istituto. Una è la seguente.
Un soggetto ha versato per molti anni ad un Fondo di Previdenza complementare una certa quota mensile e, raggiunta l'età pensionabile, gode di una pensione aggiuntiva a quella INPS, oltre ad aver incassato in contanti una parte (30%) del montante accumulato.
Circa 10 anni prima di essere andato in pensione, ha divorziato dalla moglie, che ora, oltre all'assegno di mantenimento già in essere e ad una quota del TFR INPS proporzionale agli anni di matrimonio, pretende anche un incremento dell'assegno proporzionale alla pensione integrativa ed una quota di quanto riscosso in contanti dal Fondo Previdenziale.
La faccenda, ovviamente, andrà in mano al giudice, ma personalmente, sono molto scettico sulla possibile aggredibilità di una pensione integrativa personale e, dato che la materia è abbastanza nuova, penso potrebbe essere interessante discuterne.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Ma la moglie perché dopo 10 anni dal divorzio dovrebbe aver diritto ad un incremento in tal senso dell'assegno di mantenimento ? Bisogna vedere le ragioni e le motivazioni per le quali le è stato concesso in origine. Sulla quota di TFR non ci sono dubbi in quanto si riferisce a accantonamenti attuati durante gli anni di matrimonio, ma sulla pensione e sui fondi integrativi non credo abbia diritto a nulla. L'assegno di mantenimento rimane tale, magari adeguato al potere d'acquisto, ma svincolato dai redditi conseguiti dopo il divorzio.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
diritto ad un incremento in tal senso dell'assegno di mantenimento ?
Perchè l'importo dell'assegno di mantenimento è parametrato all'importo della pensione e qui stiamo parlando appunto di pensione, pur se integrativa; pensione integrativa, peraltro, pagata dal coniuge teoricamente sottraendo soldi alla comunione durante il matrimonio. Almeno questo è quello che sostiene la moglie.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
L'assegno di mantenimento sarà stato stabilito prima della pensione, se il divorzio è avvenuto 10 anni prima del pensionamento. Forse a quel tempo era parametrato allo stipendio del marito ? E' il giudice che ha stabilito che ora l'assegno è parametrato all'importo della pensione ?
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
E' il giudice che ha stabilito che ora l'assegno è parametrato all'importo della pensione ?
Il giudice deve ancora pronunciarsi. La richiesta di adeguamento deve ancora essere valutata ed è stato richiesto di parametrarla sulla somma delle due pensioni. Il problema che mi pongo, mentre è pacifico che la pensione INPS possa venir aggredita, è: anche quella integrativa può essere aggredita?
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non sono un legale né tantomeno un giurista, ma l'idea che la pensione integrativa possa essere aggredita mi destabilizza un po'.
Quello relativo alla pensione integrativa è un contratto personale tra l'istituto assicurativo / bancario e il soggetto beneficiario. Anche il contratto personale è aggredibile?

Se così fosse, anche gli acquisti fatti in costanza di matrimonio dalla signora lo sarebbero: vestiti, borsette, scarpe... tutto firmato ovviamente.

Io a questo punto direi alla signora di farmi scegliere un 50% degli articoli del suo guardaroba. Scarpe, borsette e abiti da sera, nonché lingerie. Da passare alla mia amante, ovviamente.

Chi lo sa, magari schiatta di rabbia prima del processo....
 
Ultima modifica:

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il giudice deve ancora pronunciarsi. La richiesta di adeguamento deve ancora essere valutata ed è stato richiesto di parametrarla sulla somma delle due pensioni. Il problema che mi pongo, mentre è pacifico che la pensione INPS possa venir aggredita, è: anche quella integrativa può essere aggredita?
Se c'è una richiesta di adeguamento il giudice può valutare se il totale degli introiti dell'ex marito sia aumentato rispetto a prima della pensione, è diminuito o rimasto uguale. Quello è quanto suppongo che debba fare. Però quello che non capisco (e non posso valutare non avendo elementi) è perché la signora, dopo 10 anni dal divorzio, abbia ancora diritto al mantenimento. Era impedita a lavorare ?
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
se il totale degli introiti dell'ex marito sia aumentato rispetto a prima della pensione
Infatti il reddito del marito è aumentato proprio per la pensione integrativa, parte riscattata in contanti (50%) e parte in rendita.
perché la signora, dopo 10 anni dal divorzio, abbia ancora diritto al mantenimento
Questo non lo so, ma mi sembra che il mantenimento duri tutta la vita, salvo che l'ex marito non richieda una riduzione per vari motivi.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Nel divorzio giudiziale l'assegno divorzile è soggetto a particolari condizioni, a particolari requisiti e ad una attenta valutazione da parte del giudice.
Il Giudice deve accertare che il coniuge che chiede l’assegno non abbia redditi propri che gli permettano di ottemperare al proprio sostentamento o, quantomeno, che non possa procurarseli per ragioni oggettive.
Su questo punto la Corte di Cassazione ha scardinato la precedente impostazione che era orientata alla valutazione tenore di vita goduto in costanza di matrimonio quale criterio per determinare l’entità dell’assegno.
Ai fini della concessione dell’ assegno divorzile il Giudice deve esaminare le condizioni reddituali dei coniugi, ma anche le ragioni della decisione ed il contributo personale ed economico fornito da entrambe le parti alla conduzione della famiglia (compreso, quindi, il lavoro domestico e la cura dei figli), il tutto parametrato in base alla durata del matrimonio.
Nel valutare la disparità economica tra moglie e marito non devono essere esaminati unicamente i redditi da lavoro e da pensione ma, più in generale, tutta la consistenza patrimoniale di entrambi (proprietà immobiliari, partecipazioni societarie, azioni, obbligazioni, denaro ecc.).
Pertanto anche la pensione integrativa, in parte riscossa in conto capitale e in parte quale rendita vitalizia, contribuisce ad aumentare la consistenza patrimoniale dell'ex marito.
Se la ex moglie richiede una rivalutazione del suo assegno divorzile in base a questi parametri, è probabile che il giudice gliela conceda.
Naturalmente, fermi restando i requisiti di cui sopra.
 

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