Non esiste una suddivisione della spesa "in quote" di cui una in capo all'inquilino e l'altra al proprietario (a meno che l'amministratore non abbia ricevuto istruzioni da te in tal senso).una quota della spesa ordinaria che, anziché andare in carico all'inquilino (come è sempre stato) va in carico al proprietario
Per prassi, e per giurisprudenza consolidata, le spese ordinarie (riscaldamento, luce, pulizia, manutenzione ordinaria) le paga l'inquilino in toto, semplicemente perché è lui che gode di tali servizi.
Fanno eccezione soltanto alcune voci, che possono essere imputate in quota al proprietario: l'assicurazione e il compenso dell'amministratore (spero di non averne dimenticata qualcuna), sempre per il fatto che di tali servizi godono sia l'inquilino che il proprietario.
In ogni caso non è legge: è il contratto di affitto che regola la suddivisione delle spee condominiali. La giurisprudenza interviene solo se il contratto non dice nulla in proposito.