le varie Ape sono depositate, quindi verificabili. Un conto è attribuire una classe G ad un edificio mai certificato, e far poi figurare il salto di due classi. Altro è attribuire una classe E al fabbricato dove il 50% degli alloggi risulta, ad es. il mio, già in classe C oggi.
Calcolo dell'APE convenzionale per il Superbonus
L’APE per il Superbonus, sebbene segua tutte le normative di calcolo di un APE tradizionale come la UNI TS 11300, ha delle differenze rispetto ad un APE che deve essere utilizzato per locazione o compravendita.
Per l’APE convenzionale, come definito dal Decreto Requisiti Tecnici del MiSE, la classe energetica è determinata, nel caso di condominio, sull’intero edificio ed è calcolata come somma dei prodotti dei corrispondenti indici delle singole unità immobiliari per la loro superficie utile e dividendo il risultato per la superficie utile complessiva dell’intero edificio.
Semplificando, nel caso di condominio, corrisponde all’APE di tutto l’edificio considerando tutti i servizi presenti, sia centralizzati che autonomi (caldaie, pompe di calore, scalda acqua ecc..).
Nel caso di unità immobiliari che rientrano nella definizione di funzionalmente indipendenti e con almeno un accesso autonomo, l’APE convenzionale sarà invece del singolo appartamento che dovrà fruire del Superbonus.
L’APE convenzionale non deve essere registrato alla Regione ma deve essere allegato all’asseverazione Superbonus, nella situazione ante e post interventi migliorativi per garantire il salto di due classi energetiche.
Non può essere utilizzato per locazione o dal notaio per una compravendita.
I servizi da considerare sono solo quelli relativi alla situazione ante interventi migliorativi. Se quindi viene aggiunto il servizio di raffrescamento prima non presente (tipo condizionatori), quest’ultimo non deve essere inserito nell’APE convenzionale post interventi migliorativi e non inciderà quindi sul salto delle due classi energetiche. Rientrerà sicuramente nell’APE standard se necessario dopo la fine lavori.