Allegando un assegno intestato a me, a titolo di "caparra confirmatoria - deposito".
Inoltre mi riferisce che l'aspirante acquirente, nel caso io accettassi la sua proposta, non vorrebbe registrarla.
Non vuole neppure versare un acconto prezzo: pagherebbe il saldo al rogito.
Rogito che non è imminente, ma previsto entro quattro mesi.
Non riesco bene a capire: dici che non vuole versare acconto, ma ha già lasciato un assegno in deposito, destinato a diventare caparra se si conclude il contratto (con la tua accettazione e la comunicazione di avvenuta accettazione al proponente).
Posso sbagliare, ma ho due ipotesi:
1] non vuole versare soldi perché , senza passaggio di denaro , non c'è prova della conclusione del contratto preliminare, quindi si riesce a eludere la registrazione
2] l’acquirente chiede il 100% di mutuo, e quindi vuole farsi finanziare tutto il costo dell’immobile, usando le sue risorse per notaio, agente e imposte.
In entrambi i casi non mi pare limpidissimo il comportamento dell’agente, che peraltro è obbligato quanto le parti a registrare i contratti, ed e responsabile in solido per le relative imposte.Non è strano che un agente immobiliare non chiarisca al proponente che il suo assegno diventerà caparra confirmatoria, e prospetti la possibilità di non registrare la proposta di acquisto in caso di accettazione del venditore?
Ma sei sicura che da qualche parte non ci sia una clausola “salvo mutuo” , cioè una condizione sospensiva scritta male, che spiegherebbe un po’ meglio come l’acquirente intende procedere?
Perché so che molti agenti non registrano, in quel caso.