l'amministratore di condomini è un professionista: se gli viene comunicato dai condomini di un condominio che amministra di mettere tra gli argomenti dell' ordine del giorno la sua revoca non credo proprio che sia contento.
Una cosa è certa che, dopo l'insuccesso della iniziativa, tra amministratore e condomini che volevano la sua revoca non scorrerà buon sangue.
l' amministratore ci ha comunque informato che da ora in avanti lui da solo atti di ordinaria amministrazione
atteggiamento sbagliato a meno che la votazione sia coincisa con la data di termine del mandato.
Ormai l'interpretazione prevalente dell' articolo 1129, comma 10 del codice civile sostiene che la durata dell'incarico è di un anno rinnovato di un altro anno: praticamente la durata è biennale. Cioè al termine del primo anno l'amministratore non ha bisogno di chiedere la conferma dell'incarico. Alla fine del biennio viene considerato viene considerato "in prorogatio" e lui spontaneamente deve indire una assemblea per la nomina di un amministratore; ciò non toglie che venga nominato ancora lui, che continuerà per un altro biennio. All'interno del biennio l'assemblea può sempre procedere alla revoca del mandato.
Per la nomina e per la revoca occorrono la maggioranza dei presenti (anche per delega) che abbiano almeno 500/1000 di proprietà.