milano

Membro Attivo
Un grazie a tutti
il mio problema non è andare o meno in giudizio, ma è semplicemente di conoscenza: può o no l'assemblea deliberare un intervento che comporta la riduzione della larghezza del balcone ?
Navigando ho trovato questo-sul sito Lavorincasa- forse .....
dal Tribunale di Venezia:
il condominio aveva deliberato l'esecuzione di opere di manutenzione
, a suo modo di vedere necessarie per garantire la sicurezza dell'edificio, che riguardavano anche un'unità immobiliare di proprietà individuale. In sostanza si sarebbe dovuti andare ad intervenire su un muro di spina presente in un'unità immobiliare rafforzando la struttura in modo tale da aumentare il volume dello stesso e conseguentemente riducendo lo spazio a disposizione del condomino.
In sede di prima richiesta di sospensione del deliberato il Tribunale aveva rigettato l'istanza di sospensione del condomino. Quel rinforzo s'aveva da fare; questa in sostanza la decisione del giudice adito.
In sede di reclamo le cose sono cambiate.
Si legge nell'ordinanza dell'ufficio giudiziario lagunare che i poteri del condominio possono essere esercitati solamente su parti comuni, ma non anche sulle parti dell'immobile di esclusiva proprietà del singolo condomino. Pertanto, l'assemblea dei condomini non può decidere l'esecuzione di lavori su parti dell'edificio che sono di un singolo condomino senza il consenso di questi, e, pertanto, la delibera con la quale, senza il consenso del proprietario esclusivo, viene approvata l'esecuzione di lavori che incidono sulla proprietà individuale è affetta da nullità assoluta (v. ad es. Cass. Sez. 2, Sentenza n. 13116 del 30/12/1997).
Tale nullità, prosegue il magistrato veneziano, sussiste anche qualora I lavori appaiano necessari ed urgenti perché, se manca il consenso del proprietario esclusivo, la valutazione delle condizioni che giustificano l'intervento del condominio sulle parti di proprietà di un singolo condomino non può essere rimessa ad una delle parti interessate, ma deve formare oggetto di apposito giudizio (v. anche sent. Tribunale di Roma 22/5/2012 agli atti)
(Trib. Venezia 18 marzo 2014).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Al caso e sentenze che citi, potremmo aggiungerne un altro.

Nonostante sia deliberata la necessità di realizzare canne fumarie esterne al fabbricato, il singolo condomino potrebbe contestare la limitazione della vista laterale e il mancato rispetto delle distanze della eventuale nuova canna. E ci sono precedenti dove al condòmino è stata data ragione.

Il problema quindi è:

a quanti gradi di giudizio sei disposto ad adire per il tuo quesito?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
In sostanza si sarebbe dovuti andare ad intervenire su un muro di spina presente in un'unità immobiliare rafforzando la struttura
il muro di spina è un muro portante, essenziale per la stabilità dell'edificio, anche se incorporato nell'abitazione di un privato rimane condominiale.
1565016388807.png
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Un grazie a tutti
il mio problema non è andare o meno in giudizio, ma è semplicemente di conoscenza: può o no l'assemblea deliberare un intervento che comporta la riduzione della larghezza del balcone ?

Spero tu non mi fraintenda...ma "saturare" il web con una domanda per "semplice conoscenza" è quantomeno eccessivo.

Vedo di esporti con parole "popolari" il concetto:

1-in punta di diritto l'assemblea non può decidere a semplice "maggioranza" cose che siano lesive di diritti personali...quindi se questa è l'unico scopo della tua "smania" di conoscenza eri in grado di leggere i vari articoli del Codice Civile in tema di Condominio o fare una breve ricerca come quella che ti ha portato a scoprire la sentenza che citi.

2-ma al contempo il Condominio può deliberare su quella che può essere considerata anche una innovazione...ma per la quale il legislatore ha agevolato stabilendo una maggioranz ainferiore ovvero quella stabilita del 2° comma dell'art. 1136 (50%+1 dei votanti con almeno 500 millesimi). Tale "favoristismo" lascia intuire che in certi casi per il "bene collettivo" anche i singoli debbono sopportare un minimo danno.

3-Volendo spaccare il capello (vale anche per il caso citato nella "tua" sentenza) l'assemblea che si trovi "bloccata" in un lavoro su parti private per la volontà del proprietario dovrebbe portare la questione difronte ad un Giudice che imonga coattivamente la delibera. Alla luce del disposto normativo (l'agevolazione) e del limitato "danno" ai diritti personali se fossi il Giudice non esiterei ad dare ragione al Condominio.

4-Chi decide di vivere in un Condominio deve accettare i "sacrifici" che il vivere in una collettività comporta...perchè non si può godere dei vantaggi e rifiutare i disagi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' bene tenere presente che tutti i muri che sostengono i carichi dei solai sono portanti, salvo che la struttura portante sia in cemento armato con pilastri e travi. In tal caso i muri sono di tamponamento ed assolvono, prevalentemente, al compito di isolare termicamente ed acusticamente.
 

jeddy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Pure io sto un po' intasando il web con questa domanda...ma non trovo risposte adeguate. Posso bloccare i lavori di installazione cappotto sul mio balcone perchè ne subirei grave danno economico?
In questo forum mi sembra di aver trovato quello che cercavo forse.
A me il cappotto non interessa... pago pochissimo di riscaldamento, ma il condomino lo vuole. Bene. Io però ho fatto delle opere in terrazza (approvate anni fa dall'assemblea) che mi sono costate molto, ed ora dovrei pagare per farmele demolire. L'amministratore dice che dovrò rimuovere le strutture perchè non inserite in catasto (sono armadi di 100cm x 100cm di lato inseriti nell'angolo interno del terrazzo, con lo stesso pvc delle porte, da pavimento a soffitto, quindi funzionano da ottimo isolamento termico. Infatti mi hanno eliminato completamente la muffa interna in quegli angoli)
Il buon senso mi dice che il cappotto e tutti i lavori trainati che ne conseguiranno, ne valgono la pena. Ma non se ci rimetto migliaia di € di mobili e se ora devo pure pagare per farmeli togliere.
Quindi se col cappotto "aggireranno" l'opera (che funge già da isolante) allora bene, altrimenti andrò da avvocato convinto di aver ragione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il cappotto è una cosa gli "armadi" altra. Il cappotto è una protezione che interessa tutta la parete per evitare che la temperatura esterna influenzi, entro certi limiti, quella interna. Gli armadi di cui tu parli, ritengo che debbano essere delle intercapedini che separano i locali dagli spazi esterni. Essendo strutture amovibili, ritengo, non necessitano di essere autorizzate e dichiarate nelle planimetrie catastali. E' evidente che se la parete esterna è protetta in qualche modo e risulta isolata, non necessita di alcun intervento. Ovviamente a condizione che assolva alla sua funzione.
 

jeddy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Sicuramente assolve alla funzione... perchè da quando li ho messi non ho più avuto alcuna muffa all'interno. Sono titubante se mandare una PEC all'amministratrore dove esplicito le mie richieste ed i miei vincoli alla realizzazione del cappotto (sempre che abbia valore una pec di dffida scritta da me e non da un avvocato)... o fidarmi che ne terranno conto
 

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