fausto c

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve! Scrivo per la prima volta e vorrei un parere. Avevo fissato un rogito per una certa data. Per problemi miei ho chiesto all'acquirente di postecipare la vendita di un anno. E' stato d'accordo. Abbiamo firmato un nuovo compromesso, senza modificare la caparra, con il quale, per ricambiare la cortesia, mi sono impegnato a dare da subito il possesso materiale dell'immobile. Da quel momento non ho saputo più nulla (vivo in un'altra città):il promittente acquirente non risponde alle mail e non ha volturato le utenze. L'acquirente deve richiedere un mutuo, ma ha un buon lavoro ed un'altra proprietà in vendita. Io devo fare, a mia volta, un compromesso per l'acquisto di una casetta che pagherei con il ricavato della mia vendita. Cosa rischio? Sono preoccupato. Grazie a chiunque vorrà darmi un parere da esperto. Fausto c
 

fausto c

Membro Attivo
Proprietario Casa
La ringrazio molto della risposta tempestiva. Purtroppo in questo momento sono "incudine", perchè ho necessità di vendere la casa, specialmente perchè mi sono impegnato verbalmente ad acquistarne un'altra, prima che si creasse la situazione che mi ha indotto a chiedere il differimento del rogito. La mia venditrice, gentilmente, sarebbe disposta ad aspettare un anno, ma io vorrei essere sicuro che il mio promittente acquirente non mi tiri un colpo mancino. Quando l'ho sentito, circa 15 gg. fa, è stato un pò arrogante, rinfacciandomi la cortesia che mi aveva fatto e provocandomi a rescindere il patto se avessi qualche "retropensiero". Lui ha una casa da vendere e un buon lavoro, ma comprerebbe casa mia chiedendo un mutuo. Aveva in animo di fare dei lavori, come la sostituzione degli infissi: può farlo senza la mia autorizzazione?
Un notaio mi ha detto che la registrazione del preliminare di vendita tutelerebbe l'acquirente, non me. Cosa posso fare? La situazione mi crea molta agitazione, anche perchè non vorrei nè trovarmi nei guai con la mia venditrice, nè fare una brutta figura con lei che è stata gentilissima.
Attendo consigli. Grazie!!!
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Vediamo il problema con il dovuto distacco.
A) ha commesso una leggerezza, non si immette mai all'uso dell'immobile prima dell'atto definitivo.
B) se il suo promittente acquirente vuole montare dei serramenti nuovi, è un segno confortante di essere intenzionato a definire l'acquisto,investe in una abitazione non ancora sua, quindi con un ritorno per la sua proprietà. Per contro, i rischi di cantiere ricadono sul proprietario! Attenzione che siano rilasciate le autorizzazioni di legge e che Lei dovrà firmare.
C) anche Lei, al momento che si impegnasse definitivamente, per l'acquisto della nuova casa, potrà ricorrere all'ottenimento di un finanziamento, portando a credenziale il possesso della vecchia casa e il preliminare con l'importo da incassare.
D) la registrazione del preliminare, la trovo una pratica consigliabile per due ordini di motivi: 1) se l'acquirente cambia idea, perde la caparra. 2) in caso di contenzioso ha un documento registrato e ottimo anche da esibire in un istituto bancario per aumentare le sue referenze.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Putroppo non Le resta che intimare Lui di adempiere ( se ve ne sono le condizioni-bisognerebbe vedere gli atti) ; in tal caso solo così Lei imprime una accellerazione ai tempi di risposta e supera l'incertezza; diversamente rischia di ritrovarsi come Lei ben dice "fra incudine e martello"; per cambiare i serramenti come è intuibile e logico ( essendo inserito in una proprietà di altri ) dovrebbe chiedere il Suo consenso. Purtroppo la situazione pare incatenata dal chè se i tempi non si sincronizano si rischia di innescare contenziosi a catena

cordialità
 

fausto c

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi rivolgo a tutti, ma in maniera particolare a chi mi ha già voluto dare un illuminante parere sulla situazione in cui mi sono trovato. Attualmente mi trovo molto in imbarazzo perchè l'acquirente, al quale ho concesso il possesso materiale dell'immobile per il prossimo anno fino al rogito, dopo un'animata discussione telefonica -dovuta al fatto che ha reagito in maniera aggressiva quando gli ho detto che ero rimasto male per un sua azione (si era creato un certo rapporto di amicizia)- ha chiuso definitivamente i contatti. La casa è rimasta chiusa e vuota, le utenze sono sempre a mio carico e lui non risponde a mail e sms. Io ho in mano la caparra, è vero, ma mi chiedo quale "scherzo" mi potrebbe giocare. 12 mesi devono trascorrere prima del rogito ed io dovrò, poi, acquistare l'altra casa con i soldi della mia vendita....mi sento parecchio stressato da questa situazione. Mi date un parere?
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Tentare una conciliazione prospettando il caso all'ufficio apposito presso la camera di commercio locale
( ufficio conciliazione) . La procedura costa poco ed è relativamente veloce. Per convocare la controparte ci pensano loro. Spesso con l'aiuto di una persona pacata e di buon senso (conciliatore) anche i soggetti aggressivi iniziano a ragionare . Ci faccia sapere come è andata a finire se intraprende questa strada come Le consiglio caldamente
 

fausto c

Membro Attivo
Proprietario Casa
Egr. Dott. Rossi,
Le scrivo per aggiornarla sugli sviluppi. Non ho ancora messo in pratica il suo consiglio perchè, qualche giorno fa, il promittente acquirente (come si dice) ha risposto finalmente alla mia mail, accusandomi, però, di essere stato causa del differimento del rogito. Mi ha incolpato di non avere più i soldi per fare i lavori ( la casa è stata comunque ristrutturata nel 2008 ed abitata occasionalmente...) perchè il mutuo non gli è stato erogato avendo rimandato l'atto. Conclude dicendosi disponibile a volturare le utenze. Tutto questo mi sembra assai strano perchè: 1) l'acquirente ha di suo pugno scritto e controfirmato un nuovo compromesso; 2) ha ottenuto alla data stabilita le chiavi dell'immobile; 3) ha avuto da parte mia la massima disponibilità anche a controfirmare una DIA. Quando ha preso le chiavi, mi pareva estremamente tranquillo: se avesse avuto dei problemi, forse quello sarebbe stato il momento per dirlo!
La casa, comunque, continua ad essere disabitata....
La signora, dalla quale dovrei acquistare il nuovo appartamentino, sebbene disposta a rogitare fra un anno, mi chiede di fare almeno un compromesso, giustamente. Ma io posso utilizzare serenamente i soldi che il mio promittente acquirente mi ha dato come caparra?
Ringraziandola ancora per la Sua gentile attenzione, La saluto cordialmente
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Personalmente prima definirei con quel signore che pare un prepotente con l'aiuto di una brava avvocata; magari, intimorito, scende a piu' miti comportamenti e la cosa si conclude velocemente e con poca spesa. Diversamente Lei permane in uno stato di incertezza e di malessere che non l' aiuta ad affrontare la questione con lucidità rischiando di fare ancora nuovi errori. Segua il mio consiglio. Puo' anche rivolgersi ad una associazione dei consumatori che in genere è fornita di un legale
 

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