ACQUIRENTE L'acquirente, o gli acquirenti, devono dichiarare nell'atto di compravendita:
di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la compropriet? con un soggetto diverso dal coniuge non ? ostativa) di diritti di propriet?, usufrutto, uso e abitazione di un'altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove sorge l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale con il coniuge, su tutto il territorio nazionale, di diritti di propriet? o nuda propriet?, usufrutto, uso e abitazione su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni fiscali prima casa.
di impegnarsi a stabilire la residenza, entro 18 mesi dall'acquisto, nel territorio del Comune dove ? situato l'immobile da acquistare, qualora gi? non vi risieda.
Queste tre condizioni devono essere attestate con apposita dichiarazione da inserire nell'atto di compravendita. Se per errore sono state omesse, si pu? rimediare mediante atto integrativo in cui viene esplicitamente dichiarata la sussistenza dei presupposti soggettivi ed oggettivi per fruire delle agevolazioni fiscali.
Per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia non ? richiesta la condizione della residenza nel Comune dove si trova l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa.
acquirente decade dalle agevolazioni prima casa quando:
le dichiarazioni previste dalla legge nell'atto di acquisto sono false;
non trasferisce entro 18 mesi la residenza nel Comune in cui ? situato l'immobile oggetto dell'acquisto;
vende o dona l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro un anno non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.
La decadenza dell'agevolazione comporta il recupero delle imposte nella misura ordinaria (al netto di quanto gi? corrisposto) nonch? l'applicazione di una sanzione pari al 30% delle maggiori imposte dovute, oltre gli interessi di mora. Precisamente:
- il residuo 4% di imposta di registro o il 6% di IVA;
- l'imposta ipotecaria del 2%;
- l'imposta catastale dell'1%.
Viene applicata, inoltre, una soprattassa del 30% e sono dovuti gli interessi legali del 2,5% dal 1? gennaio 2004, elevati al 3% dal 1? gennaio 2008.
Il contribuente pu? sanare il debito con il Fisco se, entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento, versa le imposte dovute pi? interessi e soprattassa ridotta ad 1/4 (un quarto).
Per la vendita della casa entro 5 anni dall'acquisto, oltre al ricalcolo delle imposte con l'applicazione delle aliquote ordinarie ed alla sanzione del 30%, ? dovuta la tassazione con aliquota del 20% sulle plusvalenze, ma solo se l'immobile non sia stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del periodo di detenzione dell'abitazione.
L'Ufficio delle Entrate competente per territorio pu? esercitare l'azione di controllo e verifica sulla sussistenza dei requisiti "prima casa", entro il termine massimo di tre anni.
Il periodo si calcola a partire dallo scadere del termine previsto per soddisfare le richieste stabilite dalla legge. I tre anni decorrono quindi:
- dalla data dell'atto di acquisto per le false dichiarazioni rilasciate sul possesso dei requisiti richiesti;
- dallo scadere del termine dei 18 mesi previsto per il trasferimento della residenza nel nuovo comune se al momento dell'acquisto si abitava in altra localit?;
- dalla data di cambio di residenza per la vendita della casa entro cinque anni dall'acquisto, senza ricomprarne un'altra nei dodici mesi successivi.
Per poter procedere all'accertamento l'Ufficio delle Entrate deve portare prove circostanziate.
Per cui vi chiedo io: dopo il terzo anno posso impunemente spostare la mia residenza fuori dal Comune dell'immobile ? E se voglio rischiare già poco dopo il rogito.
Questo perchè non sta scritto da nessuna parte quanto tempo uno debba RIMANERE residente nel comune per mantenere i vantaggi, nella legge si specifica che da prima del rogito, al momento del rogito o al massimo entro 18 mesi dal rogito uno deve avere la residenza in tal comune, ma se io il rogito lo eseguo con regolare residenza nel comune e dopo un annetto mi trasferisco sempre mantenendo la proprietà dell'immobile, non sta scritto da nessuna parte che io perda i privilegi, forse viene sottointeso ma non citato. cosa dite ?