tutto il comprensorio, si parla di più di una decina di edifici, è stato costruito con regolare licenzia edilizia approvata. L'appartamento in questione nel progetto erano locali tecnici e il costruttore prima della fine dei lavori li ha convertiti in appartamenti ed il 6 dicembre 2004 ha presentato domanda per ottenere il titolo abitativo in sanatoria e al 31 ottobre 2007, data del rogito, non era arriva alcuna comunicazione di respingimento della istanza. Sulla base di questa procedura il costruttore ha provveduto a regolarizzare catastalmente l'appartamento e la planimetri catastale allegata all'atto che conforme allo stato di fatto dell'appartamento.
Il fatto è che nel rogito il venditore ha dichiarato che l'appartamento è libero da qualsiasi vincolo invece il motivo della reiezione della domanda sta nel fatto che le modifiche apportate per la conversione in appartamento, tra cui l'aumento dell'altezza da 2,40 a 2,70 m, erano proibite per la presenza di ben 3 vincoli (paesaggistico, idrologico e aeronautico).
L'acquirente purtroppo, per risparmiare, non si è affidato ad un tecnico che forse, ripeto forse, lo avrebbe potuto avvertire dei rischi che se non c'era l'Ok del comune al cambio di destinazione d'uso forse sarebbe stato meglio soprassedere.
