Buongiorno a tutti e grazie a chi mi aiuta.
Circa 4 anni fa nel mio condominio fu deciso di dare inizio ai lavori di rifacimento facciata, frontalini, etc.
Ho già dato a suo tempo in assemblea condominiale assenso a far montare sul mio terrazzo il ponteggio necessario per la facciata cui appartengo, a titolo gratuito.
Il preventivo iniziale ha nel tempo subito innumerevoli integrazioni: siamo oggi a ben oltre il doppio di quanto stabilito all'inizio, perché man mano l'impresa ci comunica di aver "scoperto" nuovi lavori "indispensabili" che richiedono integrazioni al preventivo.
Poiché non tutti i condomini pagano -vuoi perché non possono, vuoi perché non intenzionati a sottostare al bello e al cattivo tempo imposto dall'impresa, ad oggi i lavori proseguono a singhiozzo: si lavora un paio di mesi, si sta fermi un anno e più, poi si riprende quando in cassa ci sono abbastanza soldi per proseguire.
Abbiamo avuto un ponteggio "abbandonato" montato nel cortile condominiale per un anno e mezzo!
Ora, a breve vorrebbero iniziare la facciata che mi riguarda, e dunque montare ponteggio sul mio terrazzo; come posso tutelarmi da lavori "infiniti"?
Io vorrei ribadire in assemblea la mia disponibilità a far montare il ponteggio a titolo gratuito, chiedendo però come condizione:
-che l'inizio lavori avvenga solo nel momento in cui in cassa ci sono abbastanza soldi da poter completare l'intervento sulla facciata stessa.
- che venga fissato, di concerto con l'impresa, un tempo "congruo" per terminare l'intervento. Dopodiché, vorrei chiedere una mora giornaliera.
Non mi interessa speculare, ma devo assolutamente tutelarmi da ingombri "sine die".
Posso farlo? se sì, in che modo mi consigliate di porre la cosa? E poi, chi sarebbe responsabile? Le casse del condominio o l'impresa? Esiste una prassi che quantifichi tale mora?
E' necessario secondo voi farmi tutelare da un avvocato? Io non vorrei incorrere in spese....
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
Daniela
Circa 4 anni fa nel mio condominio fu deciso di dare inizio ai lavori di rifacimento facciata, frontalini, etc.
Ho già dato a suo tempo in assemblea condominiale assenso a far montare sul mio terrazzo il ponteggio necessario per la facciata cui appartengo, a titolo gratuito.
Il preventivo iniziale ha nel tempo subito innumerevoli integrazioni: siamo oggi a ben oltre il doppio di quanto stabilito all'inizio, perché man mano l'impresa ci comunica di aver "scoperto" nuovi lavori "indispensabili" che richiedono integrazioni al preventivo.
Poiché non tutti i condomini pagano -vuoi perché non possono, vuoi perché non intenzionati a sottostare al bello e al cattivo tempo imposto dall'impresa, ad oggi i lavori proseguono a singhiozzo: si lavora un paio di mesi, si sta fermi un anno e più, poi si riprende quando in cassa ci sono abbastanza soldi per proseguire.
Abbiamo avuto un ponteggio "abbandonato" montato nel cortile condominiale per un anno e mezzo!
Ora, a breve vorrebbero iniziare la facciata che mi riguarda, e dunque montare ponteggio sul mio terrazzo; come posso tutelarmi da lavori "infiniti"?
Io vorrei ribadire in assemblea la mia disponibilità a far montare il ponteggio a titolo gratuito, chiedendo però come condizione:
-che l'inizio lavori avvenga solo nel momento in cui in cassa ci sono abbastanza soldi da poter completare l'intervento sulla facciata stessa.
- che venga fissato, di concerto con l'impresa, un tempo "congruo" per terminare l'intervento. Dopodiché, vorrei chiedere una mora giornaliera.
Non mi interessa speculare, ma devo assolutamente tutelarmi da ingombri "sine die".
Posso farlo? se sì, in che modo mi consigliate di porre la cosa? E poi, chi sarebbe responsabile? Le casse del condominio o l'impresa? Esiste una prassi che quantifichi tale mora?
E' necessario secondo voi farmi tutelare da un avvocato? Io non vorrei incorrere in spese....
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
Daniela