Il problema principale non è quello di avere fatto o meno dei lavori, ma quello di spendere 200,000 € su un fabbricato acquistato per 50.000. Uno può anche spenderli, ma non sarebbe verosimile.
Mi sfugge il senso:
-se ha effettivamente speso 200mila in riparazioni allora non ha realizzato alcuna plusvalenza e non deve preoccuparsi di tasse
-se non li ha spesi ma vuole "far sembrare" l'abbia fatto...allora non vedo alternativa a fare "carte false" con i rischi su paventati
Portare la residenza per un periodo di tempo superiore alla metà di quello di proprietà è una via percorribile...con un paio di inconvenienti:
1-non è spiegato dove sia l'attuale residenza e doverla trasferire in un immobile magari non arredato implica dei costi oltre a problemi logistici
2-la "dilatazione" dei tempi per una effettiva messa in vendita (che però appare limitata o entro i 12 mesi)
Posti 40mila di esborso per tasse sulla plusvalenza un trasferimento di residenza ne potrebbe assorbire anche una metà.
@Elisabetta Ugolotti dovrà valutare quale sia il male minore.