gitano

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Buongiorno,
volevo confrontarmi con voi su una situazione molto dibattuta in quanto la seguente norma dà adito a due diverse interpretazioni:
La legge di Bilancio 2024 (Legge 213/2023) dispone, dal 1° gennaio 2024, la tassazione delle plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso di immobili su cui sono stati eseguiti interventi edilizi agevolabili con il cosiddetto «Superbonus», se avvengono entro 10 anni dall'ultimazione dei lavori. Restano esclusi da questa tassazione soltanto gli immobili acquisiti per successione e quelli destinati ad abitazione principale per la maggior parte dei 10 anni prima della cessione, oppure, qualora tra la data di acquisto o di costruzione e la cessione sia decorso un periodo inferiore a 10 anni, per la maggior parte di tale periodo”.
Il dubbio è questo e riguarda la non applicazione delle plusvalenze nel caso di acquisto per successione.
L’acquisto per successione deve essere avvenuto prima o dopo la fine dei lavori con il cosiddetto “Superbonus”?
Nel caso specifico io ho acquistato per successione l’immobile nel 2015 ed ho effettuato, come erede, i lavori con superbonus terminati nel 2023 e nel 2024 vorrei vendere l’immobile.
Cosa ne pensate?
Grazie
Cordiali Saluti
 

gitano

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie,
ma il problema è proprio questo capire se la plusvalenza non si applica anche per acquisti in successione fatti molti anni prima di effettuare lavori con ecobonus.
In rete ci sono tanti pareri discordanti anche su siti accreditati e addirittura ad un quesito fatto al consiglio di notariato cosi mi è stato risposto " ....la faccenda della plusvalenza da Superbonus in caso di provenienza successoria è ad oggi ancora discussa.....".
In rete si parla di attendere Circolare esplicativa da parte dell'Agenzia delle Entrate, ma siamo già a Maggio............
Ma quello che è strano e che sicuramente sarà capitato a qualche Notaio di dover affrontare il caso specifico ed allora mi chiedo come si sono comportati? Questo perchè mi sembra che deve essere il notaio che deve effettuare la funzione di sostituto d'imposta ed incassare l’imposta sostitutiva dal venditore (plusvalenza al 26 %) per versarla all’Erario.
O non è cosi?
Ancora mille grazie per le vs. risposte
 

griz

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Professionista
Secondo me, tu hai acquisito per successione ma poi hai fatto i lavori che hanno prodotto l'incremento di valore, quindi l'incremento va a tuo favore, direi che la tassa va applicata
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
quesito fatto al consiglio di notariato
L'argomento è controverso, anche se pare che per ora prevalga l'interpretazione letterale della norma (nel tuo caso esenzione dal pagamento dell'imposta sulla plusvalenza).

Allego lo Studio del Notariato di febbraio 2024
(paragrafo G2 - pagg. 27 - 28)
 

Allegati

  • Studio15-2024Tfr.pdf
    1,3 MB · Visite: 31

gitano

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie a tutti,
è evidente che la problematica è molto discussa e ciò si evince anche dallo Studio del Notariato che ha allegato "uva" (che ringrazio) nel quale sono riportate le due interpretazioni ma senza nessuna conclusione certa.
La nota stonata è anche il ritardo dell'Agenzia delle Entrate (o del Ministero) nel non pronunciarsi sulla questione.
Ribadisco quello che dicevo prima e cioè che sicuramente saranno capitate casi del genere al momento di un rogito. E quindi cosa è stato fatto? è stata applicata la norma ("esclusi gli immobili acquisiti per successione") in forma estensiva?
Se non sbaglio, come dicevo, è il notaio che è tenuto ad effettuare la funzione di sostituto d'imposta ed incassare l’imposta sostitutiva per versarla all’Erario per conto del venditore oppure sbaglio ed è il venditore che dovrà riportarla in dichiarazione dei redditi?
Mah ....c'è una grande confusione.
Ancora grazie a tutti
Saluti
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
è evidente che la problematica è molto discussa e ciò si evince anche dallo Studio del Notariato che ha allegato "uva" (che ringrazio) nel quale sono riportate le due interpretazioni ma senza nessuna conclusione certa.
Mah….
Avevo letto quello studio, e mi pare che, pur esponendo due possibili interpretazioni differenti della norma, concluda che non si può non applicare la norma stessa alla lettera.
E , sempre secondo lo studio citato, la ratio della norma sull’esclusione dalle imposte sulle plusvalenze degli immobili ereditati sta nella “mancanza di un intento speculativo nascente da un acquisto accidentale quale è quello successorio”.
 

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