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User_57897

Ospite
Integrando quanto scritto poco fa facendo riferimento alla richiesta di LUCIAPP: se la planimetria originale dell'alloggio dove vivevano i genitori è molto diversa da quella dello stato attuale è scontato che risulta necessario intervenire. Interpella un Tecnico con le capicità acclarate, in base a quello che sicuramente sa fare. Prima si interpella. Gli si chiede un parere e, senza impegno (!) si richiede una specifica di preventivo con descrizione di come si deve operare per risolvere. Se risulta tutto chiaro, procedi con l'incarico. Diversamene, se vedi solo buio, cambia subito.
 

queenalexa

Membro Attivo
Proprietario Casa
La legge del 1967 era molto restrittiva e ha fatto vedere i sorci verdi laddove non c'era neanche un sorcio procurando blocchi mentali sull'"abuso", "penale" etc etc.
Vorrei vedere chi ha il coraggio di chiedere a chi compra un palazzetto del Vignola se c'è l'originaria concessione edilizia al Catasto del 1939!
Comunque poiché i Comuni fanno cassa con queste cosette e quindi non sono più realisti del re, effettivamente un geometra serio, magari fuori zona e quindi con niente impicci, potrebbe aiutarti con spese abbordabili.
In ogni caso dubito si possa parlare di abuso, o meglio "abusivismo", (e chi pronuncia questa parola va immediatamente scartato per pura ignoranza) che quando è penale è...personale.
Mettete in galera il Vignola!
Comunque, non credo che tuo padre abbia fatto sparire le planimetrie per nascondere gli abusi. Alla fine dell'altro secolo molti comuni della cintura romana dei Castelli inviarono in Albania tutte le loro "carte" per farle "informatizzare" per il piano del Nuovo Catasto (entrato in vigore dal 1 febbraio quest'anno). Questo faceva parte di accordi politici ben precisi (vi diamo lavoro purchè non...) e non voglio pensare che fine hanno fatto certe "carte" o come siano state "lavorate".
 
U

User_57897

Ospite
Premesso che il cosiddetto "nuovo catasto" è in continua evoluzione ed aggiornamento non vedo sussistenza di gravi problematiche. Come detto già nel quesito di Luciapp l'esistenza del fabbricato è dimostrata da una scheda (non esiste una planimetria presso gli uffici comunali), ad eccezione di una del 1939! ovvero ante Legge Urbanistica del 1942 elimina una delle problematiche. L'Italia è coperta da fabbricati antecedenti al 1942!!! Unica perplessità personale mia: la planimetria è presente solo nel comune o è anche in catasto? Il fatto che rispetto a quella scheda esistono mutazioni è altra cosa. Il volume è maggiore? O la differenza è solo nella distribuzione? Posizione dei fori finestre? L'Italia è piena, anzi, stracolma di situazioni analoghe. Ogni caso è comunque a se. Comunque non è vero che un Tecnico fuori zona può risolvere meglio di uno della zona: dipende solo dalla capacità della persona. Le leggi sule "sanatorie" sono state pensate e elaborate non solo per mettere ordine ma soprattutto per fare cassa. Il Diritto è altra cosa. Chi assume un incarico per risolvere le problematiche necessariamente si deve battere per il Diritto del Committente (dico una parola grossa, lo so) "contro" gli interessi "di cassa". Non è detto che le differenze tra una planimetria ante Legge Urbanistica siano sostanziali. Prima di definire bisogna sapere quale sia la differenza: distributiva degli interni? E' aumentato di volume? Hanno aggiunto un piano? Esprimere opinioni per principio a volte genera errori di valutazione enormi.
 

griz

Membro Storico
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Alla fine dell'altro secolo molti comuni della cintura romana dei Castelli inviarono in Albania tutte le loro "carte" per farle "informatizzare" per il piano del Nuovo Catasto
a me risulta che in Albania sono stati inviati i documenti presenti ai catasti provinciali per la realizzazione di un archivio informatizzato, in particolare si persero parecchie domande di voltura così che l'archivio risultò tutt'altro che aggiornato e con moltissimi errori di trascrizione dei nomi
 

griz

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Professionista
Concordo con l'interpretazione di Umberto GF, è necessario capire cosa rappresenti la planimetria che citi, che sicuramente è catastale (il 1939 è l'anno di istituzione del catasto), quali differenze con la situazione reale e da qui partire con i necessari aggiornamenti che se gestiti con perizia potrebbero anche non costare troppo
 
U

User_57897

Ospite
a me risulta che in Albania sono stati inviati i documenti presenti ai catasti provinciali per la realizzazione di un archivio informatizzato, in particolare si persero parecchie domande di voltura così che l'archivio risultò tutt'altro che aggiornato e con moltissimi errori di trascrizione dei nomi
Verissimo che "in Albania" hanno ealizzato dei "microfilm" ... giuro! da impazzire per icercare le pratiche: filmini tipo super8 ... per la maggior parte scurissimi, con visori ... per carità che .... roba! si dovevano per la maggior parte .... visionare con manovella ... a mani. E attenzione: non son costati poco!
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ricordo che la digitalizzazione dei registri catastali sono stati eseguiti in Albania per cui molte intestazioni delle ditte sono state trascritte in modo errato. Ricordo il geometra capo della seconda sezione del catasto di Cagliari, cercando la ditta del suocero non riusciva a venirne a capo. Dopo tempo, erroneamente ha digitato: .cognome e l'ha trovata.
 
U

User_57897

Ospite
Mai disarmarsi! Io ho rintracciato (con un po' di fatica per la verità) delle planimetrie che l'Ufficio Erariale di ........ (meglio non dire dove) aveva trasmesso all'Archivio di Stato. Le schede esistenti erano impacchettate li, i microfilm non corrispondevano alla descrizione. Quello di commissionare il lavoro in Albania è stata una trovata non commentabile!
 

queenalexa

Membro Attivo
Proprietario Casa
Umberto hai ragione su tutto. Ho tirato il fuori il "tecnico fuori zona" perché il nostro amico ha amici che gli hanno parlato di... Presentando una persona estranea chiunque, negli uffici, sarebbe più prudente e si limita a fare il suo dovere. Infatti ho specificato ...fuori zona quindi niente impicci". Non trascuriamo le dinamiche umane.
 
U

User_57897

Ospite
queenalexa giusto quello che precisi ma solo a livello personale.
Spesso la titubanza nelle azioni è determinata solo dalla paura di non riuscire.
Confesso che è successo anche a me.
Era un comune esterno. Lontano. Ma non ti dico quanta paura hanno avuto in un Comune dove mi sono presentato per risolvere una pratica annosa. Posti i primi paletti, i mal di pancia a fornire indicazioni su elementi richiesti son passato .... mi hanno chiamato subito il giorno dopo per dirmi che la posizione assunta era solo una errata interpretazione delle mie richieste ... se potevo intervenire ... erano disponibili ... avevano chiarito che .... si... non esistevano pregiudiziali ...
sintesi: dopo l'istanza trasmessa alla Procura per inadempienza negli atti; ... Carabinieri in Comune, in Ufficio Tecnico a richiedere un mondo di carte ...
Hanno trovato subito le soluzioni a tutte le richieste.
Sono riuscito a risolvere i problemi.
Bisogna avere sempre coraggio, o farselo venire.
 

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