Io il "vangelo" paterno lo raddoppio... Quando sono io che verso contanti pretendoSono d'accordo che questa pratica sia desueta, ma se devo tutelare i miei interessi o mi fornisce l'assegno in tempi ragionevoli o quindi mi devo fidare dell'acquirente o mi permette di incassarlo prima del rogito ed allora si deve fidare lui. In ogni modo uno rischia di essere "fregato" per evitare di offendere l'altro. E se uno si offende, qualche dubbio lo lascia, forse è disonesto nel suo intimo.
Da mio padre ho avuto un insegnamento: i soldi sono fatti per contarli. Quando ricevi soldi in contanti è opportuno contarli davanti a chi te li ha consegnati.
Questo insegnamento mi ha permesso di evitare un imbroglio involontario. Il fatto: Un cliente doveva vendere un terreno ed io avevo predisposto il compromesso di vendita. Alla firma l'acquirente ha consegnato 25.000.000 di lire in contanti come acconto ed il cliente, venditore si accingeva a firmare il documento, intascando l'importo. Sono intervenuto chiedendogli di contare se la cifra corrispondesse al patteggiato. Il venditore si è sentito quasi oltraggiato da questa mia diffidenza, sostenendo che si fidava ciecamente dell'acquirente. Ad una mia insistenza, ricordando la lezione di mio padre, a malincuore, ha ottemperato. E dopo una prima verifica ha esordito: " Geometra, ma le lo sapeva?". Ovviamente non capivo tale espressione e dopo un attimo di esitazione ha ripreso a contare il contante. Alla fine è risultato che mancavano una marea di soldi perché l'acquirente aveva contato i biglietti da 50.000 per 100.000. Il colmo era che quest'ultimo aveva ritirati i soldi dalla banca congiuntamente ad altri che avrebbe dovuto dare ad un suo fornitore, per cui il restante del prelievo lo avrebbe dovuto consegnare a quella persona che probabilmente l'avrebbe intascata senza contare. Evidentemente, scoperti il problema l'acquirente, con il compromesso firmato con la relativa ricevuta convinto di avere consegnato il dovuto, magari confortato dal fatto che l'altro beneficiario del prelievo non avrebbe lamentato il maggior importo ricevuto, avrebbe potuto non accettare la contestazione del venditore, che ovviamente non avrebbe avuto le prove necessarie.
Il mio cliente, mi ha ringraziato e mi ha assicurato che da quel momento avrebbe adottato la mia, di mio padre, lezione.
fino all'insistenza che il ricevente lo conti...Addirittura con le mie due figlie e...
famiglie...Ma caro Gianco la procedura con l'assegno circolare è molto diversa
sia dal pagamento in contanti sia dall'assegno bancario. Con quest'ultimo si va
ad ipotizzare l'incapienza fraudolenta...Con il Circolare si brancola nel buio ed è
difficile pensarlo interamente falsificato...Ma siccome non sono noccioline...affidarsi al controllo del notaio resta la migliore soluzione possibile...
mentre confermo che in qualche modo l'immobile il notaio l'avrà ben individuato
nel periodo di tempo intercorso fra il "mandato" e la settimana del rogito...
quindi bando ai falsi pudori e al famoso ipocritismo napoletano che così recitava:
"....Pare bbrutto..." in opposizione e in armonia con me vi era il controcanto che:
"...cca a' pezze e cca u' sapone..." Forse risaliva dai tempi del baratto...
Oppure il"fidarsi è bene...non fidarsi è meglio..." E in chiusura: chi s'offende è
ffetente.." Credo che a questo punto saremo tutti d'accordo...qpq.