Non so come funziona a San Marino, di cui sono nostalgico per via d'una splendida fanciulla con cui ebbi un incontro assai ravvicinato sessant'anni fa (se ancora viva non
vorrei rivederla per non sapere come s'è conciata) ma le cose, Bianchi, stanno proprio così. La nostra è una repubblica vestita da "democratica" ma nella sostanza è solo uno stato "oligarchico". Al cosiddetto "potere" (nel senso in uso nella bassa Italia: "cumannare è megghiu c'a futtere") vanno sempre quelli che vi si candidano grazie al voto del popolo bue. Infatti chi si candida, sol per questo del potere ha già le 'stimmate'. Casi difformi - voglio esser generoso - talvolta ce ne sono, ma del tutto eccezionali.
Ne cito uno personale, seppur di basso conio.
Anni or sono venni chiamato a far parte del C.d.A. d'una importante azienda farmaceutica.
Alla prima riunione tenni, nel ringraziarne, a far presente che però tale carica io non l'avevo minimamente caldeggiata. Il presidente, dopo avermi scrutato a lungo negli occhi, mi rispose lapidariamente: "appunto". E' un caso che conferma la regola talvolta seguita nel campo del privato (laddove all'apice delle esigenze c'è quella della produttività) ma che invece funziona a pieno regime in quello della politica e della burocrazia.
Che ci vogliamo fare?
vorrei rivederla per non sapere come s'è conciata) ma le cose, Bianchi, stanno proprio così. La nostra è una repubblica vestita da "democratica" ma nella sostanza è solo uno stato "oligarchico". Al cosiddetto "potere" (nel senso in uso nella bassa Italia: "cumannare è megghiu c'a futtere") vanno sempre quelli che vi si candidano grazie al voto del popolo bue. Infatti chi si candida, sol per questo del potere ha già le 'stimmate'. Casi difformi - voglio esser generoso - talvolta ce ne sono, ma del tutto eccezionali.
Ne cito uno personale, seppur di basso conio.
Anni or sono venni chiamato a far parte del C.d.A. d'una importante azienda farmaceutica.
Alla prima riunione tenni, nel ringraziarne, a far presente che però tale carica io non l'avevo minimamente caldeggiata. Il presidente, dopo avermi scrutato a lungo negli occhi, mi rispose lapidariamente: "appunto". E' un caso che conferma la regola talvolta seguita nel campo del privato (laddove all'apice delle esigenze c'è quella della produttività) ma che invece funziona a pieno regime in quello della politica e della burocrazia.
Che ci vogliamo fare?