Per chiudere il cerchio.
Ho contattato un mio collega molto esperto in locazioni commerciali.
Il caso esposto qui è da trattare come una sublocazione, quindi la locazione finanziaria (fra leasing XYZ e MYR) governa sulla locazione di immobile fra MYR e TIM.
Se il contratto primario si risolve l'altro in automatico muore.
La clausola dei 30 giorni è normale, ma nella realtà è rarissimo che ci sia un'uscita forzata in 30 giorni. Più spesso può avvenire un indennizzo da parte del conduttore finale (TIM) direttamente al leasing XYZ, con apposita clausola che legittima il pagamento diretto (clausola che in effetti c'era nella mia bozza). Addirittura capita che il conduttore finale stia fino a un anno in più.
Per prevenire: verificare la solvibilità di MYR
Altra questione: la mancata risposta da parte del leasing di darmi autorizzazione sul conduttore finale. Potrebbe non arrivare mai la loro risposta!!! Giurisprudenza vuole che se il leasing pre-autorizza il conduttore finale, potrebbe doverselo tenere in caso di controversie con il lessor.
Quindi la procedura che il collega di solito utilizza è: stipulare il contratto e dopo inviarlo per conoscenza al lessee.
A monte il lessee (MYR, nel ns caso), per proteggersi, se già sa che utilizzerà l'immobile su cui ha un leasing per affittarlo, deve pretendere di inserire nel contratto di leasing una clausola per l'autorizzazione incondizionata alla sublocazione. Il che vuole dire che sarà libero di affittare a chi vuole, senza perdere tempo ogni nuova locazione nell'attesa di autorizzazioni che rischiano di non arrivare mai.