Ciao Uva
Un contratto transitorio di 18 mesi a canone LIBERO non risolverebbe tutto?
La "motivazione" del contratto transitorio non vale solo per i contratti a canone concordato?
Visto che il nostro amico parla di indifferenza alle agevolazioni fiscali, ovviamente.
Grazie.
Ciao Uva, scusami se ho capito male.Non so rispondere perché non mi sono mai trovata in quelle situazioni.
Però non vedo grossi problemi, perché l'Ag. Entrate non si occupa dell'aspetto civilistico relativo ai contratti.
Se il locatore stipula un contratto transitorio "fasullo" per abbreviarne la durata (non volendosi vincolare per 4 + 4 anni) ma paga regolarmente le imposte senza usufruire di agevolazioni che non gli spettano, allora non c'è evasione fiscale.
C'è un problema civilistico se l'inquilino chiede che quel contratto transitorio fasullo venga ricondotto ad un 4 + 4.
Motivo per cui se proprio non si riesce (o non si vuole...) fare le cose in regola, secondo me il male minore è la procedura che ti ho suggerito nel post n. #19.
Un contratto 4 + 4 con la clausola che prevede la possibilità di recesso anticipato del conduttore in qualsiasi momento, senza necessità di alcuna motivazione e con un preavviso di 1 mese, è regolare. Perché si tratta di una deroga all'art. 3, c. 6 della l. 431/1998 in favore del conduttore. Quindi è lecita.
L'anomalia consiste nel fatto che contestualmente alla firma del contratto il conduttore firma la lettera di disdetta anticipata, impegnandosi a rilasciare l'immobile libero da persone e cose entro la data X, poniamo dopo 1 anno.
Per rendere la cosa verosimile è opportuno che la lettera di disdetta abbia una data posteriore di qualche mese a quella di stipula e decorrenza del contratto, poniamo la data Y.
Il locatore trattiene la lettera di disdetta scritta e firmata dal conduttore (che come detto non deve motivare la sua decisione) e, per costituire la prova della data certa, il giorno Y se la autospedisce per raccomandata ar.
Tutto ciò non è regolare, ma non implica alcuna evasione fiscale e non danneggia il conduttore se effettivamente lui vuole andare via entro il giorno X.
Il giorno X le parti firmano il verbale di rilascio, regolano i conti (restituzione del deposito cauzionale, eventuali conguagli degli oneri accessori, verifica che non vi siano danni all'immobile imputabili all'inquilino) e il proprietario rientra in possesso del suo immobile.
Entro 30 giorni dalla data X il proprietario comunica all'Agenzia delle Entrate la risoluzione anticipata (dopo 1 anno) del contratto 4 + 4.
Se aveva optato per la cedolare secca non è dovuta l'imposta di risoluzione di 67 euro.
Un contratto transitorio di 18 mesi a canone LIBERO non risolverebbe tutto?
La "motivazione" del contratto transitorio non vale solo per i contratti a canone concordato?
Visto che il nostro amico parla di indifferenza alle agevolazioni fiscali, ovviamente.
Grazie.