Ciao a tutti!
Ho in atto un cantiere per ristrutturare casa - la strada carrabile che porta a casa mia e' alquanto stretta e per passare i mezzi dell'impresa edile devono fare manovra entrando per approssimativamente un metro e per una manciata di secondi nell'ampio parcheggio del vicino che da' sulla strada pubblica ed e' aperto (senza recinto, cancellata, etc..).
Sebbene l'avessi allertato il mese scorso che ci sarebbe stato questi lavori, solo ora che il cantiere e' iniziato, il vicino sta pretendendo due cose:
1) una caparra nel caso i mezzi facciano danni facendo manovra (danneggiando il suo muro, recinzione, etc..). Non vuole avere a che fare con assicurazioni RC dell'impresa etc che gli fanno perdere tempo
2) una indennita' perche' si entra nel suo terreno
Altrimenti ci dice che parcheggiera' la sua auto in modo da non renderci possibile la manovra e cosi facendo, bloccandoci il cantiere.
Oltre che l'art 843 c.c. ci sono altri articoli/sentenze a cui fare riferimento?
Per quanto riguarda la prima cosa come da Cass. sent. n. 20540/2020 l'impresa e' obbligata a ripristinare la situazione dei luoghi per come era in precedenza - e' consuetudine dover pagare una caparra al vicino? Intravvedo solo problemi futuri su questo
Per quanto riguarda riguarda l'indennizzo lo vedo come estorsione in quanto il vicino ha in ogni caso ampio posto per parcheggiare la sua auto e non subisce nessun danno a lasciarci far manovra. Sapendo che fermandoci il cantiere creerebbe un bel problema se ne' sta approfittando. L'art 843 c.c. sabilisce che ''se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità'' - in che modo bisogna determinare se c'e' effettivamente un danno procurato cosi da dover effettivamente date un'indennita'?
Nel caso che effettivamente mi bloccasse il cantiere, potrei citare il vicino per aver provocato i relativi costi che l'impresa metterebbe in capo a me per tempo perso durante il fermo del cantiere?
Grazie a tutti
Ho in atto un cantiere per ristrutturare casa - la strada carrabile che porta a casa mia e' alquanto stretta e per passare i mezzi dell'impresa edile devono fare manovra entrando per approssimativamente un metro e per una manciata di secondi nell'ampio parcheggio del vicino che da' sulla strada pubblica ed e' aperto (senza recinto, cancellata, etc..).
Sebbene l'avessi allertato il mese scorso che ci sarebbe stato questi lavori, solo ora che il cantiere e' iniziato, il vicino sta pretendendo due cose:
1) una caparra nel caso i mezzi facciano danni facendo manovra (danneggiando il suo muro, recinzione, etc..). Non vuole avere a che fare con assicurazioni RC dell'impresa etc che gli fanno perdere tempo
2) una indennita' perche' si entra nel suo terreno
Altrimenti ci dice che parcheggiera' la sua auto in modo da non renderci possibile la manovra e cosi facendo, bloccandoci il cantiere.
Oltre che l'art 843 c.c. ci sono altri articoli/sentenze a cui fare riferimento?
Per quanto riguarda la prima cosa come da Cass. sent. n. 20540/2020 l'impresa e' obbligata a ripristinare la situazione dei luoghi per come era in precedenza - e' consuetudine dover pagare una caparra al vicino? Intravvedo solo problemi futuri su questo
Per quanto riguarda riguarda l'indennizzo lo vedo come estorsione in quanto il vicino ha in ogni caso ampio posto per parcheggiare la sua auto e non subisce nessun danno a lasciarci far manovra. Sapendo che fermandoci il cantiere creerebbe un bel problema se ne' sta approfittando. L'art 843 c.c. sabilisce che ''se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità'' - in che modo bisogna determinare se c'e' effettivamente un danno procurato cosi da dover effettivamente date un'indennita'?
Nel caso che effettivamente mi bloccasse il cantiere, potrei citare il vicino per aver provocato i relativi costi che l'impresa metterebbe in capo a me per tempo perso durante il fermo del cantiere?
Grazie a tutti