marco20

Nuovo Iscritto
Se A (privato) acquista un immobile pagando una parte in cash da B (impresa) nel 2006 ad oggi cosa rischiano A o B se A volesse chiedere dei danni a B per alcuni lavori fatti non a regola d'arte ricattando B di denunciare il tutto se non provvede a sistemare quanto richiesto da
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Il privato non rischia quasi nulla, la Ditta sicuramente. Il privato potrebbe essere chiamato a pagare eventuali tasse di registro, ma nel 2006 si rogitava, di norma, già con il valore prezzo dichiarato e tassazione su valore catastale aggiornato. Se hai preso con fattura, da impresa, evidentemente vi è anche evasione di IVA. Il ricatto è sempre pratica molto sgradevole! Certo ventilare in maniera elegante, se non viene lasciata altra strada, potrebbe essere un sistema, ma cerca di trovare l'accordo.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
ma nel 2006 si rogitava, di norma, già con il valore prezzo dichiarato e tassazione su valore catastale aggiornato
Questo però non valeva se si acquistava da impresa costruttrice. Quindi anche A ha evaso fiscalemente l'IVA al 10% (o 4% se prima casa).
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
In materia di responsabilità solidale dell'acquirente per il versamento dell'IVA, ai sensi dell'art. 60-bis, co. 3-bis, D.P.R. 633/1972, come modificato dall'art. 1, co. 164, L. 24.12.2007, n. 244 in vigore dall'1.1.2008, è stabilito che qualora l'importo del corrispettivo indicato nell'atto di cessione di un immobile e nelle relativa fattura sia diverso da quello effettivo, l'acquirente anche soggetto privato è responsabile in solido con il cedente per il pagamento dell'IVA relativa al maggior corrispettivo e della relativa sanzione.
 

rosato nicola

Nuovo Iscritto
oltre a quello scritto dagli altri se non documentato ti becchi una querela per calunnia, meglio il detto antico:"preferibile un triste accordo che causa vinta".
 

Betty Boop

Membro Attivo
Proprietario Casa
PER MARCO.20
Non Ho capito se Tu sei L'impresa, oppure il Compratore. Comunque ,Io Privato Cittadino Farei Cosi
Provare prima di Tutto a Trovare un'accordo,In quanto se Sei L'impresa per Legge devi garantire per 10 anni Il Lavoro eseguito.Ed Il Fatto che i Soli 5 anni Vi siano delle "Pecche" gia' dice che avete Lavorato Male, Se Invece sei Il Compratore, senza Fare ricatti,Piu' semplicemente, e concretamente Parlerei di Persona con L'Avv.to della Ditta (Tutte Le Ditte hanno un'Avv.to di Fiducia)minaccerei di Fare cattiva pubblicita' a colui che avendo riscosso dei Buoni soldi, pur avendo provato a trovare un accordo bonario,NON ha fatto un Lavoro come si deve. e Reclamerei, il Mio diritto ad avere Casa Tutta a Posto. Anziche' Le spese Legali ,digli pure senza problemi, che sei disposto ad affittare( e spendere:soldi: lo stesso,) uno spazio pubblicitario, magari su Internet, dove mostri le foto di Casa Tua con i problemi reali che ci sono, e le date esatte quindi che NON Danno Garanzie e che Lavorano Male come evidenziano tali foto, e Fai il Nome del Costruttore:-o Vedrai come corrono a Mandarti I Muratori e gli Operai...!!:ok:
 

Fausto1940

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io comincerei col mettere in mora il costruttore senza minacce di "scoprire gli altarini" incorrendo in una possibile denuncia per tentata estorsione e comunque essendo solidalmente responsabile di fronte al fisco. La soluzione migliore è quella suggerita di un accordo bonario direttamente con l'impresa; nulla risolvendo, val la pena di contattare uno studio legale (non trovo logico nè produttivo il contatto con l'eventuale avvocato dell'azienda) che per tuo conto provvederà alla bisogna.
Scusa Betty Boop, ma mi sembra un po' azzardato il suggerimento della cattiva pubblicità. Si prendono più mosche col miele che con l'aceto. In ogni caso, conservando il vasetto del miele, si può farglielo rompere in testa da un professionista che sa certamente come muoversi. Buona giornata a tutti, fuori che al costruttore!!!;)
 

Betty Boop

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per Fausto 1940
Se avesse funzionato, con questo Signore La Dolcezza NON Credo che saremmo qui a Cercare di Dare Una Mano a MARCO20 Che avra' chiesto con Gentilezza gia' di Sicuro,Piu' Volte, NON Sono una Fautrice della Maniere Forti Ma quando ce VO' ce VO', quando Minacci un costruttore che potrebbe Vendere Meno case perche' dici La Verita' Mostrando Le Foto di Un Suo Lavoro Mal eseguito, Credo che si ottenga Piu' Velocemente un Risultato..!
 

nuoviorizzonti

Membro Attivo
Professionista
In materia di responsabilità solidale dell'acquirente per il versamento dell'IVA, ai sensi dell'art. 60-bis, co. 3-bis, D.P.R. 633/1972, come modificato dall'art. 1, co. 164, L. 24.12.2007, n. 244 in vigore dall'1.1.2008, è stabilito che qualora l'importo del corrispettivo indicato nell'atto di cessione di un immobile e nelle relativa fattura sia diverso da quello effettivo, l'acquirente anche soggetto privato è responsabile in solido con il cedente per il pagamento dell'IVA relativa al maggior corrispettivo e della relativa sanzione.

perchè questa legge non viene applicata al privato da parte dell'agenzia in caso sia dimostrata lincongruenza tra il dichiarato ed il corrisposto durante un accertamento?
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
viene applicata in subordine. Ossia prima viene escussa l'impresa; se la stessa non paga per i piu' svariati motivi, l'imposta viene reclamata all'acquirente

Invece non viene coinvolto l'acquirente quando l'accertamento non è suffragato da prove ma da presunzioni ( esempio un bene uguale che in zona è sempre stato venduto dall'impresa a 100.000 viene compravenduto a 60.000)
 

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