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marsi

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Proprietario Casa
Ciao a tutti,
mi trovo in una situazione molto difficile e spero che qualcuno con esperienza possa darmi un consiglio.

Ho acquistato un immobile circa 13 anni fa con un mutuo di 140.000€. Ho pagato regolarmente per 10 anni, ma per vari problemi economici ho saltato alcune rate. Successivamente, la banca (UBI, ora Intesa Sanpaolo) ha venduto il mio debito alla società Kerdos.

Ora mi trovo con la casa pignorata per 27.000€, mentre Kerdos sostiene che il mio debito residuo sia in realtà 106.000€. Sto valutando la conversione del pignoramento, ma ho paura che, anche dopo aver pagato i 27.000€, Kerdos possa in futuro pignorare nuovamente l’immobile o rivalersi su di me per il restante importo.

Le mie domande sono:

  1. Se pago i 27.000€, la casa sarà definitivamente mia o potrebbero pignorarmela di nuovo per il debito residuo?
  2. Qualcuno ha esperienza con Kerdos o con situazioni simili?
  3. Durante l’udienza di conversione, il creditore può chiedere al giudice di farmi pagare l’intero importo residuo?
  4. Se dimostro di non avere reddito, il giudice può ridurre o annullare il debito rimanente?
Sono molto preoccupata e confusa, ogni consiglio o esperienza personale sarebbe di grande aiuto. Grazie a chi risponderà!
 
Ora mi trovo con la casa pignorata per 27.000€, mentre Kerdos sostiene che il mio debito residuo sia in realtà 106.000€.
Sei sicura che l'importo di 106.000 euro sia corretto? Forse sarebbe opportuno richiedere un rendiconto dettagliato a Kerdos.
Se pago i 27.000€, la casa sarà definitivamente mia o potrebbero pignorarmela di nuovo per il debito residuo?
Secondo me, il pagamento dei 27.000 euro non estingue automaticamente tutto il debito.
La conversione, penso che blocchi solo l'azione esecutiva in corso (cioè l'asta), ma non credo che cancelli il debito complessivo. Quindi mi viene da pensare che, anche se paghi i 27.000 euro, il debito residuo di 106.000 euro resti comunque in piedi.
 
Buon giorno,

di solito la banca vende crediti poco esigibili a prezzi molto inferiori al loro valore "contabile" , quindi KERDOS li ha pagati forse tra il10% e il 30% del loro valore.
Io cercherei una transazione a stralcio, propongo un importo (molto basso per essere base per una contrattazione) che posso sostenere (in riferimento all'importo di € 27.000,00), dimostro la mia buona volontà, naturalmente prima di fare il minimo pagamento dovrò avere un documento/ricevuta/quietanza da loro in cui dichiarano che pagando la cifra "X" ho ripagato il debito e non hanno più nulla a pretendere.

Non sono un esperto, ma la Kerdos ha in mano un credito, non credo anche l'ipoteca sulla casa che la banca ha emesso quando ha erogato il mutuo, quindi credo che per loro sia meglio "pochi subito e sporchi" che opporsi ad una tua offerta congrua nella quale dovranno pagare anche loro legali e spese.

Buona fortuna
 
Servono alcuni dettagli mancanti.

- Avrai ricevuto un precetto prima del pignoramento. Per quale cifra?

- Il precetto faceva riferimento solo alle rate non pagate + interessi + spese o anche all'intero capitale residuo?

Perchè, a sensazione visto che non ho i documenti davanti, 27K sono gli arretrati e 106K il vero debito totale a seguito della decadenza del beneficio del termine. Spero di sbagliarmi.

Ma se l'attuale titolare del credito dice 106K, a meno di grossolani errori da dimostrare, temo che abbiano ragione.

Quindi capisco anche che la conversione del pignoramento, a meno che tu non possa permetterti una rata di circa 2.200 euro al mese per 4 anni, la vedo impraticabile.

Se le cose stanno così ci sono un paio di strade praticabili ma dobbiamo capire prima il reale valore dell'immobile.

Puoi proporre istanza per la vendita diretta, di recente introdotta con la riforma Cartabia. Sinceramente la sconsiglio ma te la riporto per dovere di informazione. In pratica dovresti aspettare la visita del ctu e la stima dell'immobile. A quel punto devi trovare un amico-conoscente-parente disposto ad acquistare casa tua a quel prezzo. La sconsiglio perchè è difficile trovare qualcuno che acquisti al prezzo pieno di perizia.

Altrimenti il classico saldo e stralcio. Proponi al creditore una somma in unica soluzione paragonabile al probabile ricavo in asta. Se non hai la liquidità la provvista verrà da un acquirente disposto a comprare casa tua. Questo è più semplice rispetto alla vendita diretta della Cartabia, più che altro per un discorso di convenienza di chi compra.

Se hai bisogno di altre info chiedi pure.

La conversione, penso che blocchi solo l'azione esecutiva in corso (cioè l'asta), ma non credo che cancelli il debito complessivo.

E invece si. Se si completa la conversione del pignoramento una volta che è stata accolta dal ge e senza sgarrare nemmeno una rata il pignoramento viene estinto perchè il debito è stato interamente pagato. Il problema che qui il debito è probabilmente alto e quindi la conversione non sostenibile.

Probabilmente ti confondi con la sospensione ex art 624bis.


Non sono un esperto, ma la Kerdos ha in mano un credito, non credo anche l'ipoteca

Il credito è ipotecario e viene ceduto con la garanzia ipotecaria. Nel caso di una spv (come in questo caso) non serve nemmeno l'annotazione.
 
Ultima modifica:
Grazie a tutti !
Sì, l’atto di precetto era pari a 27.000 € e faceva riferimento solo alle rate non pagate, agli interessi e alle spese.


Il precetto non menzionava il capitale residuo totale del mutuo, ma solo gli arretrati.
 
Ho pagato un sesto dei 27.000 € e il giudice ci ha convocati in udienza il 25 marzo. Se accetta l'istanza di conversione solo per le rate non pagate, Kerdos potrebbe pignorare nuovamente la casa in futuro, magari quando maturano altre rate non pagate?"
 
Ho pagato un sesto dei 27.000 € e il giudice ci ha convocati in udienza il 25 marzo. Se accetta l'istanza di conversione solo per le rate non pagate, Kerdos potrebbe pignorare nuovamente la casa in futuro, magari quando maturano altre rate non pagate? Perché, anche se pago la conversione al meglio delle ipotesi con 500 € al mese, non posso permettermi anche la rata ordinaria del mutuo, che è di 650 €, dato che non lavoro e percepisco solo l’invalidità civile per cancro, pari a 370 €.
 
Se l'attuale creditore dichiara di vantare un credito di circa 106K, il debito è quello, anzi ora aumenterà con le spese per l'esecuzione immobiliare.

Se il debito è 106 e non 27 è perchè evidentemente il tuo contratto di mutuo è già stato risolto, al 99% lo ha fatto la banca che ha dato origine al credito in data antecedente la cessione.

Poi il credito è stato ceduto alla spv. Il credito, non il contratto di mutuo.

Ricordi di aver ricevuto una raccomandata che parlava di decadenza del beneficio del termine?

Quindi, assai verosimilmente, sarà il GE stesso a richiedere la precisazione del credito al creditore prima dell'udienza e probabilmente lo ha già fatto. Ma tu accedi al fascicolo? Puoi accertartene? E sto pure dando per scontato che non ci siano creditori intervenuti, altrimenti le precisazione viene chiesta a anche agli altri. Al massimo sarà il creditore a depositare di sua iniziativa, se già non l'ha fatto, la precisazione del credito, ovvero dichiarare a quanto ammonta il debito totale e non solo quello precettato.

E quindi in udienza GE ricalcola (o fa ricalcolare) la rata, sempre che accolga la conversione, visti i redditi assolutamente insufficienti a garantire le rate.

Mi spiace disilluderti ma temo che le cose stiano così.

Chi ti ha seguito per il deposito dell'istanza di conversione non sapeva queste cose? Lo so che è una delle poche cose in esecuzione immobiliare che non richiede l'intervento di in legale ma spero non abbia fatto tutto da sola.

Per qualsiasi dubbio fammi sapere.
 
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