Gianco

Membro Storico
Professionista
Visto che c'è di mezzo un geometra, fagli studiare un piano di divisione con la formazione delle quote, probabilmente soggette a conguaglio. Ovviamente, il tecnico incaricato dovrà verificare la regolarità urbanistica-edilizia e quella catastale. A quel punto, o i comproprietari trovano un accordo per la divisione o si va davanti al notaio e dopo il sorteggio si stipula l'atto di divisione.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per migliorie intendo quantomeno una rinfrescata alle pareti di casa, ad oggi prevalentemente ricoperte da carta da parati usurata.

Da quello che hai raccontato la situazione potrebbe trascinarsi per anni e in tutto questo tempo tuo padre 73enne vivrebbe in un ambiente non proprio ideale. Non solo lui ma anche chi fosse da lui ospitato. Fossi in voi, cercherei di rendere la casa almeno “abitabile” prima di andarci a vivere. Una parete pulita mi pare il minimo sindacale dal punto di vista estetico e igienico. Se la spesa pare eccessiva c’è anche il fai-da-te. Oppure, per dire, il salvavita dell’impianto elettrico in buona efficienza: costa qualche decina euro, non è un lusso ma un requisito minimo di sicurezza, credo. Anche sulla sicurezza del riscaldamento, se ci fosse una vecchia caldaia o una stufa d’epoca, non scherzerei. Invece mi pare del tutto comprensibile non voler affrontare per il momento lavori più impegnativi, infissi, bagno, impianti, pavimenti, che aumenterebbero il valore della casa ma non sarebbero riconosciuti dallo zio.
 

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