L'inquadramento del problema :
Il Dpr 59/2009, articolo 4 comma 9, propende per il mantenimento centralizzato degli impianti condominiali . La trasformazione in impianti autonomi è consentita solo per cause tecniche o di forza maggiore dichiarate in apposita relazione. Su questa posizione si sono attestate le leggi p.es. del Piemonte e dell ' Emilia Romagna, Regioni che vietano il distacco. Anche la legge 10/1991 favorisce l'adozione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, sistemi finalizzati ad adottare modalità per poter godere sia dei benefici del riscaldamento centralizzato sia dei vantaggi dell'autonomo.
La termoregolazione prevede l'installazione di una valvola termostatica su ciascun termosifone. Questa è regolabile in cinque posizioni per un diverso prelievo di calore. Se posizionata sullo «0» il termosifone è spento. La posizione «5» solitamente consente di portare la temperatura dell'ambiente a 22 gradi. La valvola è sensibile alla variazione del calore nel locale e, automaticamente, si apre e si chiude per mantenere costante la temperatura. Questo dispositivo consente di godere degli apporti gratuiti (ad esempio il sole che scalda attraverso i vetri) impedendo ulteriore prelievo di calore dall'impianto centralizzato.
Alla termoregolazione è associata la contabilizzazione del calore. Questa consente di calcolare (e pagare) esattamente la quantità di calore volontariamente prelevato con la diversa regolazione delle valvole termostatiche.
La spesa del consumo è determinata dal condomino dopo aver scoroporata una " quota fissa " da tutti sopportabile in quanto atte a coprire sia i costi necessari per il funzionamento dell'impianto (es. la forza motrice) sia le dispersioni di calore che si verificano nelle colonne montanti di distribuzione tra la caldaia e i singoli appartamenti.
Opportuno che il regolamento preveda che la temperatura in ogni appartamento non possa scendere mai sotto i 16 gradi ( megli sarebbe mettere dei "fermi" a garanzia di tutti )
A migliore coibentazione delle tubazioni corrisponderà un minore sarà il costo per dispersioni . Questa spesa andrà ad essere ripartita sulla base di una tabella millesimale di riscaldamento. Le due voci di spesa vengono calcolate ricorrendo alla norma Uni-Cti 10200 del febbraio 2013.
Alla luce dei suoi molteplici vantaggi, questa soluzione è stata "prescelta" sia dallo Stato con il Dpr 59/2009, sia da alcune legislazioni regionali (ad esempio Lombardia e Piemonte).
L'Unione europea con la direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica, prevede espressamente che nei condomìni e negli edifici riforniti da una fonte di riscaldamento centrale o da una rete di teleriscaldamento, devono essere installati entro il 31 dicembre 2016 contatori individuali per misurare il consumo di calore, se tecnicamente possibile ed efficiente in termini di costi.
Tuttavia, "schizzofrenicamente " a queste norme di favore è stato contrapposto (legge 220-2012 ) l'aumento del quorum assembleare per l'approvazione della termoregolazione : ora è necessaria la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà dei millesimi.
La mia personale posizione è favorevole alle valvole tanto che dopo numerosi pressanti solleciti alla Regione Lombardia la norma è stata approvata
vedi una mia email inviata nel 2008 all'assessore e per copia ai tecnici (dopo è uscita la norma regionale )[DOUBLEPOST=1390998293,1390998138][/DOUBLEPOST]vedi allegato pdf