Luigi da quello che so io, il problema delle zone C, ma anche A B non è tanto il riscaldamento invernale, anche se ha il suo peso ma il raffrescamento estivo. Infatti i picchi di energia richiesti dall'ENEL non li hai più in inverno ma in estate (condizionatori, ventole,dcc) molti vecchi condizionatori sia con centrale sia il classico split a parete hanno un consumo incredibile di energia. Un edificio in una zona calda come il meridione d'Italia (non isolato) spesso ne ha uno (giustamente) per abbattere la calura all'interno.
Ho fatto una semplice prova, qui da me a Biella nel cantiere che ho quasi ultimato (isolato) cat. B. Giornata di agosto tempertura esterna di 33° (così mi indicava il termometro dell'auto quando sono arrivato), ho portato un termometro ) oregon scientific)all'interno del fabbricato, e la temperatura è scesa a 26 gradi.
Da notare è che il fabbricato era ancora sprovvisto di serramenti, in quanto avevamo appena finito di piastrellare e di stuccare i pavimenti. Questo risultato (una diminuzione di soli 7°) senza serramenti te lo sogni con qualsiasi edificio esistente e non coibentato nella mia zona.
Ho voluto fare una prova con tutto l'edificio chiuso con finestre con vetri basso emissivi e la differenza dall'esterno è scesa di altri 2,5 gradi, il tutto senza climatizzazione, con le classi energetiche migliori A e B non serve il climatizzatore, ne neanche le ventole e gli split.
Ora, tanto per far capire la differenza, io ho l'ufficio e convivo in un condominio metà anni 40 circa mai ristrutturato a livello energetico e d'estate quando la temperatura è di 30 gradi dentro ne ho 26/27 facendo girare tutta la giornata il pinguino (consuma tanta di quell'energia che fa paura e dalle bollette lo vediamo), tuttavia il beneficio che ne traggo è sensibilmente inferiore da fatto di avere un edificio coibentato.
Nella mansarda dove convivo ho ben 2 split, ma non posso farne a meno perché quando fuori ho 30 gradi ne ho altrettanti dentro (rilevato con termometro), praticamente vivo in un forno. Io sarei anche disposto a contribuire economicamente per migliorare la situazione, ma esssendo in condominio, dovrebbero esserlo altrettanto tutti, e visto che per spese molto molto più piccole son sempre saltate fuori tante e troppe parole, in assemblea non l'ho mai proposto.
Naturalmente bisogna sempre valutare caso per caso, la situazione, ma stando a quello che ho provato e sto provando io direttamente operando nel settore, la stragrande maggioranza degli edifici avrebbe bisogno di cure particolari.
Sta molto alla sensibilità degli amministratori , i 4 che conosco io personalmente io, sono molto poco e mal informati sulla tematica energetica (magari altri sono nettamente meglio e non discuto), e siccome sono quelli che oltre a tenere la contabilità del condominio son quelli che dovrebbero pure guidare i condomini in scelte oculate ed investimenti che migliorano la funzionalità lo stabile abbattendo le spese di gestione. Ovviamente non avendo una preparazione molto approssimativa (parlo sempre di quelli che conosco) non possono neanche pensare a certi interventi.