Luigi Criscuolo

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(magari smarriti).
Se li hai smarriti e ti ricordi chi ha fatto l'impianto puoi sempre chiedergli una dichiarazione che (andando a vedere i propri documenti) in quale anno ha fatto gli interventi di messa a norma. Cosa diversa è l'invocazione della valutazione che per anni non si sono verificati incidenti. Non c'é una corrispondenza biunivoca tra impianto non a norma e sicuro incidente. C'é invece tra responsabilità ed impianto non a norma. Se tu vai in giro con un'auto che ha avuto una modifica che comporta maggiore potenza e quindi maggiori prestazioni e consumi e non fai registrare sul libretto di circolazione tale modifiche. Tu circoli ma se ti fermano i VV.UU o la Polizia della Strada che insospettiti ti invitano a sottoporre la tua macchina all'ispezione della motorizzazione, una volta appurato la mancata corrispondenza delle caratteristiche riportate sul libretto con quelle del motore, di danno una multa, ti sequestrano il libretto, e tu devi intraprendere la procedura per immatricolare una vettura unico esemplare; con i costi ed i tempi che saranno necessari ti converrà portarla allo sfascio. Un signore che guidava un poco sportivamente in città (Milano) ha attirato l'attenzione di un vigile che era fermo ad un incrocio. Siccome l'autista si era fermato abbastanza rumorosamente, il vigile lo ha invitato ad accostare e ad esibire il libretto, oltre che alla patente, ha guardato le gomme e le dimensioni riportate sul libretto e glielo ha sequestrato invitandolo a presentarsi alla motorizzazione per una revisione. Ovviamente il tizio c'é andato con le gomme di dimensioni riportate dal libretto. La sua esuberanza gli è costata tempo e denaro ed a nulla sono valse le sue osservazioni che lo stesso veicolo, con la stessa carrozzeri, ma con propulsore più potente, montasse le stesse gomme che lui aveva messo sulla sua vettura.
Quindi ritornando alla tua domanda: la buona condotta non avvalla una situazione di fatto fuori legge.
 

quiproquo

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Se li hai smarriti e ti ricordi chi ha fatto l'impianto puoi sempre chiedergli una dichiarazione che (andando a vedere i propri documenti) in quale anno ha fatto gli interventi di messa a norma. Cosa diversa è l'invocazione della valutazione che per anni non si sono verificati incidenti. Non c'é una corrispondenza biunivoca tra impianto non a norma e sicuro incidente. C'é invece tra responsabilità ed impianto non a norma. Se tu vai in giro con un'auto che ha avuto una modifica che comporta maggiore potenza e quindi maggiori prestazioni e consumi e non fai registrare sul libretto di circolazione tale modifiche. Tu circoli ma se ti fermano i VV.UU o la Polizia della Strada che insospettiti ti invitano a sottoporre la tua macchina all'ispezione della motorizzazione, una volta appurato la mancata corrispondenza delle caratteristiche riportate sul libretto con quelle del motore, di danno una multa, ti sequestrano il libretto, e tu devi intraprendere la procedura per immatricolare una vettura unico esemplare; con i costi ed i tempi che saranno necessari ti converrà portarla allo sfascio. Un signore che guidava un poco sportivamente in città (Milano) ha attirato l'attenzione di un vigile che era fermo ad un incrocio. Siccome l'autista si era fermato abbastanza rumorosamente, il vigile lo ha invitato ad accostare e ad esibire il libretto, oltre che alla patente, ha guardato le gomme e le dimensioni riportate sul libretto e glielo ha sequestrato invitandolo a presentarsi alla motorizzazione per una revisione. Ovviamente il tizio c'é andato con le gomme di dimensioni riportate dal libretto. La sua esuberanza gli è costata tempo e denaro ed a nulla sono valse le sue osservazioni che lo stesso veicolo, con la stessa carrozzeri, ma con propulsore più potente, montasse le stesse gomme che lui aveva messo sulla sua vettura.
Quindi ritornando alla tua domanda: la buona condotta non avvalla una situazione di fatto fuori legge.
Grazie Luigi. Sicuramente è come dici. Mi rimane un piccolo dubbio perchè tu mi stai parlando di un'auto manomessa. L'alloggio no, era concretamente nella norma...mancavano solo i certificati...comunque non importa. In un paese "BOLLATO" come il nostro non si può prescindere
dalla carta (appunto) bollata. La difficoltà è che il certificatore pretende di
rifare tutto l'impianto. Secondo me la regola dovrebbe essere questa:
trascorsi "N" mesi dall'occupazione dell'immobile, gli impianti s'intendono a norma. Responsabilizzando così anche l'inquilino. Utopia??? Forse. QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La dichiarazione di conformità deve essere sui lavori eseguiti dall'idraulico a suo tempo che te la deve rilasciare con l'acquisto dell'immobile, a lavori suoi finiti. Ci mancherebbe che uno compra una cucina nuova e per attaccarla al rubinetto del gas ci voglia un'altra certificazione! Viva la burocrazia!
No, se tu cambi una cucina chi ti allaccia la stessa al rubinetto del gas (magari sostituendo il tubo) e ti fai i dovuti collegamenti all'impianto elettrico (e quasi sempre cambiando cucina devi pure modificare delle prese o ad esempio eliminare la presa esterna della cappa per portarla tutta sotto traccia) allora devi fare una certificazione. Che poi non si faccia e non sia solita fare è un'altro conto, ma ci vorrebbe. Ovviamente vale per il flessibile del gas e per le prese che togli o aggiungi, comunque verificando che il tutto non sia incompatibile con l'impianto preesistente.
 

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